Nel quarto trimestre, Coca Cola ha deluso le aspettative in termini di fatturato e ha visto calare i profitti, anche sulla scia del calo della domanda di bevande gassate in Nord America.
Il gruppo di Atlanta, che sta tentando diverse vie per il rilancio – dall’ingresso nel settore delle cialde a quello delle bevande fruttate gassate in Francia – nel quarto trimestre ha messo a segno profitti per 1,71 miliardi di dollari, 38 centesimi per azione, contro l’utile per 1,87 miliardi, 41 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Escludendo le voci straordinarie, i profitti sono saliti da 45 a 46 centesimi per azione. Il fatturato è calato del 3,6% a 11,04 miliardi di dollari. Gli analisti attendevano un utile di 46 centesimi su un giro d’affari di 11,31 miliardi.
Problemi analoghi a quelli della rivale PepsiCo, che si è affidata alla riduzione dei costi e alle attività legate agli snack per sostenere i risultati.
Dopo un 2013 “segnato dagli attuali problemi macroeconomici globali”, ora Coca Cola vuole “ritrovare slancio”, come ha
spiegato l’amministratore delegato Muhtar Kent, che ha preannunciato un buyback tra 2,5 e 3 miliardi di dollari in programma per quest’anno.