“Cnh Industrial è pronta a cogliere occasioni se si presenteranno e saranno adeguate”. Lo ha annunciato il presidente Sergio Marchionne parlando all’assemblea degli azionisti della società ad Amsterdam. Dopo le sue parole, questa mattina il titolo in Borsa di Cnh è arrivato a guadagnare oltre il 2%, in controtendenza rispetto al mercato.
“Il nostro bilancio è sano – ha aggiunto –, abbiamo posizioni industriali leader in molti dei nostri segmenti di attività e siamo pronti a prendere iniziative definitive quando ci saranno le occasioni per espandere il nostro business o il portafoglio prodotti. Ci siamo preparati al cambiamento del ciclo di business e abbiamo adattato la nostra struttura dei costi per le condizioni previste. Sappiamo anche che le opportunità emergono in questi periodi e restiamo all’erta per coglierle quando può essere creato valore”.
Marchionne ha poi confermato i target industriali del 2016: ricavi netti delle attività industriali tra 23 e 24 miliardi di dollari con un margine operativo delle attività industriali tra 5,2 e 5,8%. L’indebitamento netto industriale è atteso tra 1,5 e 1,8 miliardi di dollari con spese di capitale previste in aumento in una forchetta fino a un massimo del 10% rispetto al 2015.
Il 2015 è stato “impegnativo” per Cnh Industrial, che ha comunque difeso la sua redditività ed è riuscita a controllare i costi, ha aggiunto Marchionne. Il gruppo ha proposto un dividendo di 0,13 euro per ogni azione ordinaria a titolo del 2015 per un totale di 177 milioni di euro e un piano di riacquisto di azioni fino a 300 milioni di dollari. L’utile netto di Cnh Industrial è sceso l’anno scorso di 460 milioni di dollari a 248 milioni di dollari su ricavi in calo del 20,4% a 25,91 miliardi di dollari.
Per il 2016 Marchionne prevede che “continuino le difficoltà nel settore agricolo, soprattutto in America Latina, ma con miglioramenti per i veicoli commerciali e le macchine per le costruzioni”.
L’assemblea di Cnh Industrial ha poi approvato il bilancio 2015 unitamente alla proposta di un dividendo di 0,13 euro per azione ordinaria (in pagamento il 3 maggio) pari a un monte dividendi per circa 177 milioni. L’assise, durata circa un’ora e mezza, ha riletto come amministratori esecutivi Sergio Marchionne e Richard J. Tobin e Mina Gerowin, Leo W.Houle, Peter Kalantzis, John Lanaway, Guido Tabellini, Jacqueline Tammenoms Bakker e Jacques Theurillat come amministratori non esecutivi. Come nuovi amministratori non esecutivi sono stati eletti Suzanne Heywood e Silke Scheiber dopo che John Elkann e Patrizia Grieco non erano disponibili a un ulteriore mandato.
Gli azionisti hanno anche autorizzato il cda a riacquistare un numero massimo di azioni ordinarie pari al 10% delle azioni ordinarie della società in circolazione alla data odierna. Via libera anche alla riduzione del capitale azionario in circolazione annullando un numero massimo di 80 milioni di azioni a voto speciale, un’operazione per semplificare la struttura del capitale”, ha detto il presidente Marchionne.