Il Cme Group, proprietario del più grande mercato mondiale dei futures, ha intenzione di varare a Londra una borsa dei derivati con la quale vuol fare concorrenza all’Eurex e al Liffe. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg, citando considerazioni di “persone ben informate”: la mossa iniziale della nuova borsa, che avrà un ceo e un management indipendenti, dovrebbe essere l’avvio di futures sulle valute. L’iter delle autorizzazioni potrebbe iniziare già nelle prossime settimane.
Per il gruppo di Chicago (Cme è l’acronimo di Chicago Mercantile Exchange) è un passo importante. Quotato in Borsa da dieci anni, è divenuto il più importante operatore di mercati degli strumenti derivati e controlla il 98% degli scambi di futures negli Usa e lo scorso anno ha aperto il veicolo per sbarcare a Londra, la Cme Clearing Europe, la cassa di compensazione.
Per Liffe e per Eurex, controllati dal Nyse Euronext e da Deutsche Boerse, si tratta di un concorrente temibile. Tuttavia Chicago ha mostrato un’attenzione ai costi proprio pochi mesi orsono, quando ha preferito non entrare in competizione con l’Hong Kong Exchanges & Clearing per l’acquisizione del London Metal Exchange, costata al gruppo asiatico 2,2 miliardi di dollari. Eurex è il più importante mercato europeo dei derivati e Liffe è il secondo, seguito dall’Ice Futures Europe, la controllata dell’Ice di Atlanta (il secondo gruppo americano dei futures, alle spalle del Cme). Il London Metal Exchange è invece il mercato dove avviene l’80% degli scambi mondiali sui futures dei metalli di base.
Proprio venerdì il Cme Clearing Europe ha annunciato che avrebbe accettato anche l’oro come collaterale, allargando di fatto le possibilità di scambio dei derivati. Il deposito di oro nei forzieri di Deutsche Bank, Hsbc Holdings o Jp Morgan Chase sarà accettato come mezzo per il pagamento dei margini necessari ad avviare gli interventi sui futures. È un segno di flessibilità che potrebbe agevolare il volume d’affari della progettata borsa europea, ma è anche un segno di fiducia nell’oro e nelle possibilità di rialzo del bene rifugio per eccellenza.