Il cloud computing: un’opportunità di crescita per le PMI e PA. In un momento in cui la digitalizzazione rappresenta una priorità per il Paese, Open Gate Italia – società di consulenza specializzata in Public Affairs, Media Relations e Business Development – ha organizzato una tavola rotonda digitale, per approfondire il tema della diffusione del cloud computing ed individuare le principali opportunità e criticità che questa sfida pone a piccole e medie imprese e pubblica amministrazione.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha radicalmente cambiato il nostro stile di vita, ribadendo ancora una volta l’importanza delle nuove tecnologie nel nostro quotidiano. E con le risorse del Recovery Fund abbiamo la possibilità di correggere gli squilibri dell’economia Italia, individuando però strategie efficaci.
In che modo? Sicuramente in ambito tecnologico il cloud computing può incidere positivamente. Si tratta di una tecnologia che permette di usufruire, da remoto, di risorse software e hardware, il cui utilizzo è offerto come servizio da un provider. Ciò consentirebbe di generare benefici in termini di competitività per le PMI e produttività per una pubblica amministrazione più efficiente nel sostenere i cittadini.
La tavola rotonda: “Il futuro del Cloud in Italia: tra pubblico e privato” organizzata da Open Gate Italia ha cercato di analizzare come creare una catena del valore a partire dall’economia del dato, grazie alla costruzione di ecosistemi federativi come il progetto Gaia-x.
Il tema della digitalizzazione delle imprese è sicuramente un fattore comune di tutte le strategie di crescita e sviluppo, nazionali e non. Nel nostro Paese è evidente che per ottenere una vera e propria transizione digitale bisogna partire da una riforma strutturale della PA.
Inoltre, l’Italia si è posta l’obiettivo di raggiungere nei prossimi 7 anni, ossia entro il 2026, nell’ambito della pianificazione europea e con il supporto del Next Generation EU, la gestione in cloud del 75% dei dati di imprese e PA, secondo il principio “Cloud First”.
E proprio alla luce di queste premesse, Open Gate Italia ha ritenuto opportuno organizzare un momento di confronto tra i diversi player coinvolti, per analizzare le potenzialità ed eventuali sfide che si profilano in questo contesto per gli operatori italiani, sia pubblici che privati.
“Abbiamo imparato a vivere, lavorare, studiare, socializzare attraverso piattaforme di condivisione dei dati – ha dichiarato Francesco Bonfiglio, CEO Fondazione Gaia X -. Mai come oggi comprendiamo quanto l’economia reale e la nostra stessa vita, siano profondamente legate a strumenti tecnologici di cui non siamo sovrani. Con GAIA-X stiamo costruendo una nuova generazione di infrastruttura per i dati, federata tra più fornitori e utenti, distribuita e scalabile geograficamente, basata sui principi di trasparenza, fiducia, libertà e sovranità Europei, per un vero mercato unico dei dati”.
“L’Italia ha saputo credere nella digitalizzazione e nell’innovazione delle imprese e ha sostenuto con continuità negli ultimi anni e con l’avvicendarsi dei governi in modello di collaborazione e di costruzione di ecosistemi che nasce con il nome di Industria 4.022 – ha affermato Andrea Morbelli Partner di Open Gate Italia –. Ora è il tempo che questo modello venga replicato nell’economia del dato e dei servizi digitali e che le nostre imprese sappiano cogliere l’occasione dei grandi piani europei per diventare un’eccellenza a livello internazionale”.
Nella tavola rotonda, moderata da: Iolanda Giallonardo – Founder and Chief Managing Partner Digitalynn, dal titolo: Le nuove sfide del cloud – sono intervenuti: On. Luca Carabetta – Deputato M5S Intergruppo innovazione; Stefano De Capitani – Presidente Municipia S.p.A, Gruppo Engineering; Matteo Masera – General Manager Westpole S.p.A., Mauro Minenna – Capo del Dipartimento per la Trasformazione Digitale; Francesco Tufarelli – DG Affari Europei della Presidenza del Consiglio. Mentre le conclusione sono state affidate a Laura Rovizzi, CEO di Open Gate Italia.