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Clima, Enav corre verso l’impatto zero entro il 2022

L’Ente per l’assistenza al volo anticipa di 10 anni i target dell’Unione europea – L’Ad Simioni: “Abbiamo davanti la sfida più impegnativa di sempre, ma la vinceremo con la tecnologia”

Clima, Enav corre verso l’impatto zero entro il 2022

L’Ente nazionale per l’assistenza al volo (Enav) diventerà un’azienda a impatto climatico zero entro il 2022, anticipando di quasi 10 anni i target dell’Unione Europea. Solo nel 2021, le emissioni dirette di CO2 saranno ridotte del 23%, fino ad arrivare all’80% nel 2022. Il restante 20% sarà compensato attraverso il finanziamento di progetti di tutela ambientale a beneficio del sistema Paese ed internazionale. Gli obiettivi sono stati comunicati dall’Ente giovedì, nel corso della terza edizione del Sustainability Day, dal titolo La Sostenibilità di Enav tra Covid e Climate Change nel futuro del trasporto aereo.

“La pandemia ha evidenziato la criticità insita nel far coesistere business e ambiente – ha spiegato Paolo Simioni, amministratore delegato della società – Abbiamo davanti la sfida più impegnativa della storia di Enav, in un contesto drammaticamente più gravoso rispetto a quelli finora conosciuti dall’azienda. Per vincere questa sfida faremo leva su scienza e tecnologia: big data, intelligenza artificiale, internet delle cose, connessione di persone e sistemi”.

L’obiettivo delle emissioni zero entro il 2022 sarà raggiunto grazie a diverse iniziative, in buona parte avviate, che vanno dalle azioni di efficientamento dei consumi all’acquisto e produzione di energia da fonti rinnovabili, passando per la graduale sostituzione del parco auto con vetture elettriche e all’utilizzo massivo dello smart working quale leva per il miglioramento dell’ambiente di lavoro e del contesto di riferimento dei dipendenti.

“Tutti gli elementi che contribuiscono a fare di un’azienda un’organizzazione sostenibile devono essere tenuti insieme da una volontà di fondo, un filo rosso che li unisce: la responsabilità delle scelte – ha detto la presidente di Enav, Francesca Isgrò – La buona governance è alla base del successo delle politiche anche di sostenibilità. Le aziende sono responsabili di fronte ai mercati, di fronte alla legge, e sempre più rispetto alle persone e all’opinione pubblica. Hanno quindi bisogno di un corpus di regole capace di dar vita a comportamenti virtuosi e di garantire il mantenimento del ‘sentire comune’ e del ‘fare sistema’ avendo quei principi sociali e di sostenibilità, imprescindibili per l’ecosistema del Paese e di cui Enav è e vuole rimanere protagonista”.

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, intervenendo al Sustainability Day di Enav, ha fatto notare che “il settore non si era mai trovato di fronte a una crisi così lunga e profonda. Nelle prossime settimane pensiamo di poter varare una serie di misure d’emergenza per il sostegno economico del comparto. Ma è necessario anche iniziare a guardare più lontano. Per questo abbiamo attivato il tavolo per il nuovo Piano Aeroporti. Cambieranno le condizioni di volo, ma torneremo a essere il secondo mercato europeo e il settimo mondiale. Credo che usciremo da questa fase prima del previsto, perché l’arrivo del vaccino cambierà la predisposizione delle persone a muoversi”.

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