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Clericus Cup 2019: al via i Mondiali di calcio della Chiesa

stampa centro sportivo italiano

Dopo un anno di attesa, la Capitale si appresterà a rivivere all’ombra del Cupolone la 13esima edizione della Clericus Cup, il Mondiale della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita e del pontificio consiglio della cultura del Vaticano. Si tratta di un calcio diverso in cui non è il VAR (assistente video dell’arbitro), ma Dio l’ente supremo universale.

Saranno sedici le squadre a parteciperare al torneo calcistico che ripartirà con grandi novità: seminaristi e sacerdoti giocheranno in gironi differenti. Sarà un modo per vivere le gare di qualificazione rispettando i distinti percorsi formativi per arrivare ai ministeripastorali per i più esperti “don”, accademici per gli studenti che non hanno ancora ricevuto l’ordinazione presbiteriale.

“La Clericus Cup per il Csi, più del valore sportivo, intende alimentare quello missionario e pastorale. Ci interessa accompagnare la Chiesa – spiega Vittorio Bosio, presidente del Centro Sportivo Italiano -, fare promozione umana nel mondo parrocchiale, sostenendo sempre più la pastorale giovanile con uno degli strumenti più idonei per la crescita dei giovani: lo sport. Così come indicatoci dallo stesso Papa Francesco nel recente Sinodo dei giovani”.

Per i preti, sarà una Quaresima speciale tra le Via Crucis del venerdì e gli allenamenti in vista dei weekend di gioco. La Clericus Cup come da tradizione, debutterà sui campi dei Cavalieri di Colombo, al Centro Sportivo Pio XI, a due passi dal Vaticano (Via di Santa Maria Mediatrice, 24).

Le 16 squadre verranno organizzate con una formula composta da 4 gironi di 4 squadre, con le prime due classificate di ciascun girone che si qualificheranno alle fasi successive. In occasione delle festività pasquali prenderanno una breve pausa per ricominciare poco dopo: il 18 maggio i quarti di finale, sabato 25 le semifinali e sabato 1 giugno la finale.

Sono 403 i tesserati iscritti alla Clericus Cup con passaporto di ben 67 diverse nazionalità. Dei 359 calciatori l’Italia ha 34 convocati. Messico e Nigeria sono poi i paesi con più rappresentanti, con 31 e 26 atleti. Gli statunitensi sono 21, seguono Spagna, Brasile, e Colombia. Cinque i continenti rappresentati, con giocatori di Corea, Angola, Armenia, Cile, Giordania, Inghilterra, Venezuela e Sud Sudan.

Sono solo quattro le squadre che hanno partecipato alle nove edizioni precedenti: North American Martyrs, Collegio Urbano, Mater Ecclesiae e Sedes Sapientiae. Torna in campo il Collegio Brasiliano, alleatosi con il Collegio Portoghese per dar vita all’Alleanza Luso Brasiliana. La formazione del Collegio Franco Belga invece, legherà le due nazioni vittoriose (1° e 3° posto) nelle due finali dei mondiali di calcio in Russia del 2018. Tornerà anche il Pontificio Seminario Romano Maggiore: la squadra vaticana insieme ai chierichetti del Papa del Preseminario Vaticano.

L’open match di sabato 30 marzo sarà tra i North American Martyrs e il Collegio Urbano, ovvero la riedizione della finale 2018.  I seminaristi USA del North American Martyrs sono i campioni in carica della Clericus Cup. Grazie al loro successo, hanno realizzato il “triplete”, vincendo il titolo nel 2012, 2013 e 2018. Tre anche i titoli collezionati dai seminaristi del Redemptoris Mater (2007, 2009 e 2010) e del Collegio Urbano (2014, 2015, 2017). Il Mater Ecclesiae ha conquistato due volte il titolo, nel 2016 ai rigori e nell’edizione del 2008, mentre gli studenti della Pontificia Università Gregoriana hanno vinto il titolo nel 2011.

Ecco i quattro gironi dell’edizione 2019:

  • Girone A: North American Martyrs, Consolata Missionari, Mater Ecclesiae, Pontificio Collegio Urbano
  • Girone B: Collegio San Paolo, Altomonte, Pio Latinoamericano, Pontificia Università Gregoriana
  • Girone C: Sedes Sapientiae, Redemptoris Mater, Collegio Franco-Belga, Romano-Vaticano
  • Girone D: Collegio Spagnolo, Alleanza Luso-Brasiliana, Collegio Messicano, San Guanella e Amici

Il regolamento del campionato della Clericus Cup è molto simile a quello federale con quale “deroga” in più: si possono effettuare 5 sostituzioni, chiamare il time out  e c’è la possibilità per gli arbitri del Csi, di estrarre il cartellino azzurro (espulsione temporanea di 5 minuti) – un provvedimento tra il giallo e il rosso – che sanziona una scorrettezza in campo. Un’altra particolarità è che alle squadre non è mai permesso pareggiare, in caso di eventuale pareggio si ricorrerà ai calci di rigore. Alla fine di ogni gara si effettua uno speciale “terzo tempo” che include una preghiera che accomuna le squadre in nome dell’universale fede cristiana.

Anche quest’anno Tv2000, la tv della Conferenza Episcopale Italiana, trasmetterà i vari tornei. A marzo e maggio ogni lunedì la Clericus Cup sarà all’interno di “Sport 2000”, il rotocalco sportivo delle ore 19 condotto da Giampiero Spirito. Media partner del torneo sarà anche Radio Vaticana Italia, che ospiterà risultati, commenti e storie dei protagonisti all’interno di “Non Solo Sport”, in onda ogni lunedì, dopo il weekend di gioco alle ore 12:15 e alle 17:05.

 

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