Talvolta l’ironia del destino fa strani scherzi. La prima e più importante nomina diplomatica del nuovo governo Monti cade su Claudio Bisogniero, 57 anni, romano, uno dei diplomatici più brillanti della nuova generazione e attualmente segretario generale aggiunto della Nato a Bruxelles, che sarà il nuovo ambasciatore italiano a Washington in sostituzione del neo-ministro degli Esteri Giulio Terzi.
Bisogniero è figlio di Riccardo, che da comandante generale dei Carabinieri fu il protagonista della crisi anti-Usa di Sigonella voluta dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi. Nell’ottobre del 1985, alla testa dei blindati dell’Arma Riccardo Bisogniero, su disposizione di Craxi, impedì all’aereo americano Delta Force l’uso unilaterale della base siciliana come prevedeva il piano Reagan dopo l’arresto dei terroristi dell’Achille Lauro. La designazione di Claudio Bisogniero, che attende ora il gradimento della Casa Bianca e che è stata fortemente voluta da Monti, da Napolitano e da Terzi, si inserisce nella logica di consolidare e migliorare i rapporti tra Italia e Usa e in particolare tra Napolitano e Obama, dopo le ripetute gaffes di Silvio Berlusconi che non mancarono di irritare la Casa Bianca. L’ambasciata di Washington è la sede diplomatica più importante e vale a premiare un ambasciatore tra i più stimati della nuova generazione diplomatica italiana.