Sono tutte del Centro-Nord le maggiori banche di credito cooperativo (Bcc) d’Italia. E’ quanto emerge dalle classifiche per totale attivo de “Le principali società italiane”, edizione 2015 dell’ufficio studi di Mediobanca-R&S che si basa sui dati di bilancio dell’anno scorso.
Prima Bcc d’Italia si conferma la Bcc di Roma con un totale attivo tangibile di 10 miliardi e 526,6 milioni di euro che la colloca al livello delle Popolari obbligate dalla recente riforma Renzi a trasformarsi in spa (se dotate di un attivo superiore a 8 miliardi) e na la ventiseiesima banca italiana in assoluta.
Come l’anno scorso al secondo posto si trova la piemontese Bcc di Alba, Langhe, Roero e Canavese (5 miliardi e 197 milioni di attivo), al terzo l’emiliano-romagnolo Credito cooperativo Ravennate ed imolese (3 miliardi e 179, 2 milioni9, al quarto la toscana Bcc di Cambiano (3 miliardi e 118,4 milioni), che è anche la più antica tra le Bcc tuttora operanti in Italia, al quinto Emil Banca (2 miliardi e 844 milioni).
Tutte del Centro-Nord anche le successive 5 banche di credito cooperativo: le lombarde Bcc di Pompiano e Franciacorta, Bcc di Brescia e Bcc di Carate Brianza, a cui seguono la Bcc Centropadana e la Chiantibanca.
La prima Bcc del Sud è la siciliana Bcc G.Toniolo di San Cataldo (1 miliardo e 253,7 milioni di toale attivo) che è al 37° posto tra le banche italiane di credito cooperativo.