E’ ancora Finecobank a dominare la classifica Assosim dei volumi scambiati sul mercato azionario, mentre la regina del mercato nell’obbligazionario si conferma Banca Akros.
Lo dice l’ultimo rapporto semestrale dell’Associazione dei intermediari mercati finanziari, in base alle transazioni realizzate dalle sue associate sui mercati gestiti da Borsa Italiana, Hi-Mtf, Equiduct e da alcuni intermediari nella veste di internalizzatori sistematici.
Finecobank: domina nell’azionario sia per volumi trattati sia per numero operazioni
Nella classifica “Azioni” del rapporto di Assosim – elaborata sulla base dei volumi trattati in conto terzi su Euronext Milan Domestic, Euronext Growth Milan ed EQUIDUCT e sugli internalizzatori sistematici eventualmente gestiti – Finecobank detiene una quota di mercato del 25,73 in leggero calo dal 26,08% del secondo semestre 2021, mentre al secondo posto c’è Intesa Sanpaolo, con una quota del 16,09% in crescita dal 13,89% del periodo giugno-dicembre 2021 e al terzo posto Banca Akros con una quota del 10,18% da 8,65%, confermando il podio per tutte e tre rispetto al semestre precedente. Stesse posizioni anche per la classifica “numero di operazioni”: prima è la stessa Finecobank che evidenzia la quota maggiore di mercato con un 23,19% da 22,27%, seguita da Intesa Sanpaolo con il 17,21% da 14,69% e da Banca Akros con un 9,26% da 8,82%.
Sul Mercato Azionario la fiducia degli investitori è stata minata da una serie di accadimenti storici, commenta il rapporto: la guerra in Ucraina, l’impennata dell’inflazione, il rally del prezzo delle materie prime, l’esclusione della Russia dal sistema finanziario mondiale e, non ultimo, il crollo delle cripto valute, alimentando il timore di una nuova recessione globale.
Il FTSE Mib ha perso il 22,10% dalla fine del 2021, attestandosi a quota 21.294, mentre il FTSE Italia Star è arrivato a perdere il 29,20%, sempre rispetto alla fine del 2021, fermandosi a quota 45.716. In crescita invece la volatilità mensile del principale indice FTSE Mib che dal 12,10% di giugno 2021 ha raggiunto quota 30,10% alla fine di giugno 2022.
Il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana, pari in valore assoluto a 337 miliardi di euro, è cresciuto dell’8,52% rispetto al primo semestre 2021, anche il numero delle operazioni, pari a 45 milioni, è cresciuto del 4,56%. In ripresa la concentrazione del trading sul mercato azionario gestito da Borsa Italiana sui titoli del FTSE MIB. Infatti, la percentuale degli scambi sul principale indice è passata dall’86,60% del primo semestre 2021 all’89,10% del primo semestre 2022. Sul mercato Euronext Growth Milan, i controvalori scambiati sono cresciuti del 10,79%: complessivamente sono stati scambiati circa 2,1 miliardi di euro di controvalore, a fronte di oltre 800 mila contratti (+21,41%).
Banca Akros e Intesa Sanpaolo: ancora in testa sul mercato obbligazionario, entra Equita Sim
Sul segmento dei bond -elaborato aggregando i volumi scambiati dagli associati in conto terzi su DomesticMOT, EuroMOT, ExtraMOT, Eurotlx ed Hi-MTF – il podio cambia leggermente rispetto al semestre precedente: rimane sul primo gradino Banca Akros con una quota di mercato del 29,73% dal 33,04% del semestre precedente, conferma il secondo posto Intesa Sanpaolo con un 23,36% in aumento da 17,48%, mentre la sorpresa è Equita Sim che sale al terzo posto con una quota dell’8,63% scalzando Banca Cambiano. Nella classifica per numero di operazioni è Intesa Sanpaolo a primeggiare con una quota di mercato del 29,26% da 24,75%, seguita da Banca Akros con il 23,15% da 24,38% e Finecobank con il 9,55% da 9,84%.
Ai temi che hanno influenzato il mercato azionario, si aggiungono per il mercato obbligazionario i timori della stretta monetaria attesa dalla Bce per cercare di speglere il fuoco inflattivo. Sul mercato MOT, i controvalori scambiati sono diminuiti del 17,66%: complessivamente sono stati scambiati circa 75 miliardi di euro di controvalore, a fronte di 2 milioni di contratti (+20,69%). Sul mercato ExtraMOT, i controvalori scambiati sono diminuiti del 17,03%: complessivamente sono stati scambiati 190 milioni di euro di controvalore, a fronte di 4.047contratti (+8,59%). Sul mercato EuroTLX, diminuiscono sia i controvalori scambiati in conto terzi (-16,68%) che il numero delle operazioni eseguite in conto terzi (-19,64%). Sul mercato HI-MTF, diminuiscono sia i controvalori scambiati (-44,37%) che il numero delle operazioni (-15,27%).
Mercato derivati: con la volatilità cresce, prima volta dal 2018
La maggiore volatilità che ha caratterizzato questo particolare avvio d’anno ha permesso al mercato dei derivati (Idem) di chiudere il primo semestre 2022 facendo registrare (salvo alcune eccezioni) una crescita dei contratti scambiati. Era dalla fine dell’anno 2018 che il mercato Idem non faceva registrare una performance positiva in termini di contratti conclusi, dice il rapporto. In totale sono stati scambiati circa 16 milioni di contratti (+23,51% rispetto al primo semestre 2021). Nel dettaglio: Index Futures (+15,55%), Index MiniFutures (+66,31%), Index MicroFutures (+140%), Stock Futures (+1,12%), Stock Option (+26,72%). In controtendenza: Index Option (-3,23%) e Stock Dividend Futures (-91,03%).
Per la prima volta in questo rapporto è pubblicata la classifica degli intermediari attivi sul Mercato HI-CERT – gestito da HI-MTF – dove vengono negoziati Certificati e Covered Warrant con la nuova funzionalità della Request for Execution (RFE): su questo mercato sono stati scambiati controvalori per circa 108 milioni di euro, con oltre 125 mila operazioni.