Si è svolta questa mattina a CityLife la cerimonia di presentazione della Torre Generali e del logo della Compagnia posto sulla sommità del grattacielo disegnato dall’architetto britannico Zaha Hadid. L’edificio, una volta terminato, raggiungerà i 170 metri d’altezza. Armando Borghi, amministratore delegato di CityLife – di proprietà del Gruppo Generali al 100% – ha aperto l’incontro dando il benvenuto al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, al Presidente di Generali Gabriele Galateri e al Group CEO Mario Greco.
“CityLife è nata dieci anni fa come un modo nuovo di pensare alla vita di un quartiere – ha detto Gabriele Galateri, presidente del gruppo Generali –. Era un’idea di cui le Generali si sono gradualmente appropriate, prima come capofila di un pool di investitori partner, e poi come uniche responsabili e proprietarie del progetto e della sua realizzazione”. Il Presidente ha inoltre aggiunto “che un gruppo assicurativo diventi anche costruttore di città non deve stupire, non è solo un tema di diversificazione, ma di come una grande corporation globale debba affrontare le grandi sfide della contemporaneità, quali i trend demografici, il welfare, la sostenibilità ambientale e il tessuto urbano che cambia”.
Mario Greco, Ceo di Generali, ha invece affermato che “per il gruppo la gestione del patrimonio immobiliare, che oggi vale circa 27 miliardi, rappresenta una leva cruciale della strategia di asset management. All’interno di questa strategia CityLife rappresenta un esempio particolarmente riuscito di urban development, un’attività che Generali sta portando avanti non solo a Milano, ma anche a La Defense di Parigi e nella City a Londra. CityLife è il più grande progetto di riqualificazione urbanistica d’Italia e uno dei più grandi del mondo. Più che di un’area cittadina parliamo di una nuova idea di vita in città, di un modello urbanistico che, per le sue caratteristiche innovative, potrebbe tranquillamente vivere in qualunque città europea”.