A sei mesi dalla firma del “Patto per il Rilancio del Governo Metropolitano” Assolombarda e le organizzazioni sindacali del territorio – Cgil Milano, Cgil Ticino Olona, Cisl Milano Metropoli, Uil Lombardia – hanno presentato un documento di posizionamento condiviso sulla Città Metropolitana di Milano che evidenzia gli ambiti di intervento necessari per affrontare le esigenze di imprese e lavoratori in un territorio competitivo e produttivo. L’obiettivo è portare all’attenzione del dibattito politico e delle istituzioni il tema del rilancio e delle funzioni dell’ente.
“Per svolgere appieno il suo ruolo di supporto all’economia e di centro di crescita, la Città Metropolitana di Milano necessita di una riforma amministrativa e funzionale”, ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. “L’obiettivo è una riforma che renda l’ente un vero driver di sviluppo economico, incentrato su innovazione, sostenibilità e coesione sociale. Gli attuali disegni di legge non sono sufficienti; chiediamo una revisione tempestiva per fornire all’ente risorse finanziarie, umane, operative e competenze incisive per affrontare aree cruciali come formazione, infrastrutture, mobilità e abitare.”
Le sfide e le richieste sindacali per preservare la competitività globale
Per Cgil Milano e Ticino Olona, Cisl Milano, Uil Lombardia area metropolitana, affrontare il problema del governo della Città Metropolitana è cruciale per mantenere la competitività globale. Mobilità, politiche abitative, ambiente, innovazione, gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, formazione e promozione del territorio devono essere coordinate a livello metropolitano. Chiedono impegno alle istituzioni per completare il percorso iniziato nel 2001, includendo le Città Metropolitane negli enti territoriali previsti dalla Costituzione, definendo chiaramente ruolo, funzioni e risorse.
Le proposte legislative attuali sulla riforma delle Città Metropolitane comprendono il disegno di legge del Senato sulla nuova disciplina delle funzioni, organi di governo e sistema elettorale e lo schema di disegno di legge del Consiglio dei ministri per la revisione delle leggi sugli enti locali. Tuttavia, secondo Assolombarda e le sigle sindacali, questi disegni di legge non forniscono risposte sufficienti sulle funzioni e le risorse delle città metropolitane, limitandosi a principi generali.
Le aeree di intervento
Nel documento congiunto firmato dal presidente di Assolombarda Alessandro Spada, Luca Stanzione, segretario generale Cgil Milano, Mario Principe, segretario generale Cgil Ticino Olona, Carlo Gerla, segretario generale, Cisl Milano Metropoli, Enrico Vizza, segretario generale, Uil Lombardia, sono specificate le aree di intervento necessarie per la funzionalità di Città Metropolitana:
- La pianificazione del territorio, con un focus sulla programmazione di insediamenti sovracomunali.
- L’ambiente, con una gestione sostenibile dei cicli dell’acqua e dei rifiuti, e servizi pubblici ambientali nell’ottica dell’economia circolare e della transizione energetica.
- Le infrastrutture e la mobilità, con una particolare attenzione alla necessità di una maggiore interconnessione territoriale.
- Il lavoro e la formazione, con la centralità di politiche attive per l’occupazione, formazione continua e lo sviluppo del mercato del lavoro.
- La casa, con l’implementazione di politiche abitative su scala vasta, per affrontare le sfide dell’accesso agli alloggi a prezzi accessibili.
- Lo sviluppo economico, con la promozione e il coordinamento di iniziative economiche, sociali, di promozione territoriale e di rigenerazione di aree produttive, a supporto delle filiere del territorio.
- Il ruolo chiave di supporto, erogatore di servizi e supporto per i comuni di piccole e medie dimensioni. Tra le opportunità, la possibilità di affidare all’ente il ruolo di stazione appaltante, per garantire maggiore efficienza ai procedimenti.