Il gruppo Cir torna in utile. La holding della famiglia De Benedetti ha chiuso il primo trimestre in attivo di 6,4 milioni di euro, dopo due trimestri in rosso. Il risultato è comunque in flessione rispetto agli utili per 15,2 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno scorso ed è legato principalmente alla riduzione del risultato del gruppo editoriale L’Espresso e in misura minore di Sogefi (componentistica auto).
Il fatturato nei primi tre mesi del 2013 ammonta a 1,26 miliardi, in aumento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2012, grazie soprattutto alle maggiori vendite riportate da Sorgenia (energia) e Kos (sanità). L’ebitda è pari a 107,2 milioni (+8,1%).
Il gruppo a fine marzo registra un’eccedenza finanziaria netta aggregata di 38,2 milioni, da 33,2 milioni a fine 2012 e un debito netto di 2.412,4 milioni, da 2.504,4 milioni.
Nel capitale di Cir la partecipazione di Norges Bank, la banca centrale norvegese, è salita dal 2,094% al 2,7%. Lo scorso 19 marzo l’Ingegner Carlo De Benedetti ha perfezionato la successione al vertice della holding dei suoi tre figli: Rodolfo, Marco ed Edoardo.
Sogefi sottolinea che il 2013 sarà influenzato dall’andamento dell’economia italiana, “caratterizzata da una recessione la cui intensità non è al momento prevedibile”.
A fine mattinata il titolo di Cir guadagna oltre un punto e mezzo a Piazza Affari.