Dopo le buone notizie sul piano giudiziario, la Cir si ritrova ad affrontare i conti di una semestrale tutt’altro che positiva. Nel periodo gennaio-giugno, gli utili della holding di Carlo Di Benedetti sono crollati del 55% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, passando da 42,2 a 19,4 milioni. I ricavi invece sono calati da 2,25 a 2,21 miliardi di euro, l’1,8% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E’ andata molto meglio sul fronte del margine operativo lordo, cresciuto addirittura del 16,8% (da 193,8 a 226,3 milioni). Il 30 giugno, inoltre, l’indebitamento netto dell’azienda è arrivato a quota 2,18 miliardi di euro, contro i 2,17 miliardi di inizio anno. A fine marzo il patrimonio netto ammontava a 2,54 miliardi di euro.
E i soldi incassati dalla Fininvest? Il Cda precisa in una nota che i 564,2 milioni ricevuti dalla holding berlusconiana come “risarcimento del danno causato da corruzione giudiziaria nella vicenda del Lodo Mondadori” per il momento non saranno contabilizzati. Poiché “il contenzioso non è concluso, e avendo la controparte annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Cassazione, l’importo, secondo quanto prevedono i principi contabili internazionali, non avrà impatti sul conto economico del gruppo fino al termine dell’ultimo grado di giudizio”.
A Piazza Affari il titolo della Cir non reagisce bene alla pubblicazione dell’ultima semestrale. Poco dopo le 15 il titolo perdeva oltre 3 punti percentuali.