Cipro ha bisogno di 75 milioni di euro entro aprile per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni, evitando così il default. Lo ha annunciato il direttore del Tesoro di Nicosia, Rea Georgiou, alla commissione delle Finanze del Parlamento cipriota.
“Il deficit di liquidità ammonta a 160 milioni di euro – ha spiegato –. Abbiamo 85 milioni di riserve ma non sono sufficienti, abbiamo bisogno di un importo equivalente per evitare il default”. Il versamento della prima tranche prevista dal piano di salvataggio internazionale è prevista per maggio.
Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la disponibilità di Mosca alla ristrutturazione dal prestito da 2,5 miliardi di euro concesso all’isola nel 2011. Lo stesso aiuto che il Cremlino aveva negato alle autorità cipriote il mese scorso, quando Nicosia era ricerca di un’alternativa alle severe condizioni del bailout europeo. Per scendere in campo Mosca ha atteso la definizione dell’ ha atteso la definizione dell’accordo tra Nicosia e Unione europea, Bce e Fondo monetario.
Putin non ha precisato le condizioni di un accordo, ma secondo il ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov, le richieste di Cipro equivarrebbero a una cancellazione del 10% del prestito, risultato di un’estensione del prestito di altri cinque anni e di una riduzione dei tassi di interesse dal 4,5 al 2,5%.