Mentre tratta su più fronti – con l’Unione europea e con la Russia – Cipro starebbe valutando un piano B, da varare nel caso non si riuscisse a trovare nessun accordo per i finanziamenti. Ad annunciarlo è l’emittente statale Cybc, che specifica come la Banca centrale cipriota stia pensando di istituire una banca-ponte, che possa contenere il deflusso dei depositi alla riapertura degli istituti, e una “bad bank” per raccogliere i crediti tossici.
Intanto, le banche del Paese dovrebbero rimanere chiuse anche nella giornata di domani, mentre da Bruxelles la commissione Ue fa sapere che ora la palla è passata a Cipro, e che spetta all’isola presentare un piano alternativo a quello rifiutato, fermi restando i paletti su finanziamento e debito precedentemente stabiliti.