Una lettera per chiedere di rinegoziare il piano di salvataggio. Il mittente è Nicos Anastasiades, presidente della Repubblica di Cipro, che secondo alcune indiscrezioni pubblicate oggi dal Financial Times avrebbe chiesto ai leader europei un alleggerimento delle condizioni per il proprio Paese.
A marzo Nicosia ha ottenuto 10 miliardi di aiuti internazionali, contro i 17 necessari a evitare la bancarotta. Per coprire la quota rimanente sono stati imposti all’isola pesanti sacrifici, fra cui la tassazione dei depositi bancari più ricchi (per la maggior parte di origine russa).
Anastasiades ora denuncia le conseguenze della ristrutturazione delle banche, che, “implementata senza attenta preparazione”, avrebbe letteralmente soffocato le imprese. Secondo il Presidente cipriota, l’economia sarebbe caduta in una profonda recessione, accrescendo la disoccupazione e rendendo più difficile il consolidamento fiscale.
“Vi esorto a riconsiderare la situazione al fine di determinare una prospettiva praticabile per Cipro e la sua gente”, ha scritto Anastasiades.