Grandi celebrazioni a Modica per la festa del Cioccolato e l’ottenimento dall’Unione Europea del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Un risultato storico per il cioccolato di Modica chiamato in dialetto ciucculatta muricana o ciucculatti mudicanu perchè diventa anche il primo cioccolato a livello europeo che ottiene l’importante riconoscimento.
Per l’occasione a Modica hanno fatto le cose in grande stile. ChocoModica la manifestazione dedicata al suo celebre e celebrato prodotto dolciario nel mondo e che da dieci anni si teneva in altra data è stata spostata al Ponte dell’Immacolata per consentire una maggior afflusso di turisti ed estimatori.
Tutta la città si trasforma pertanto dal 6 al 9 dicembre in una piazza del Cioccolato a cielo aperto con un susseguirsi permanente di banchi d’assaggio, manifestazioni culturali, artistiche, spazi per bambini, concerti, showcooking, gare di cucina, letture e proiezioni di filmati e documentari, laboratori del gusto, che occuperanno il centro storico della città: palazzo San Domenico, Palazzo della cultura, l’ ex Convento del Carmine, la Società operaia di mutuo soccorso, la Biblioteca la Cineteca modicana, Piazza Matteotti, la Fondazione Grimaldi, l’Auditorium Floridia, il teatro Garibaldi, Le Scuderie, Palazzo De Leva, l’atrio Palacultura, Piazza Municipio, Casa Quasimodo, l’aula Consiliare, la Piazza Corrado Rizzone , l’Auditorium San Francesco La cava.
“Modica antica capitale dell’omonima Contea dove sin dal 700 operavano cioccolatieri festeggia la sua secolare tradizione cioccolatiera con ChocoModica evento che ogni anno accoglie numerosissimi visitatori e viaggiatori per riannodare i fili dei suoi giacimenti dolciari grazie ai maestri cioccolatieri che ancora oggi amalgamano delizie del palato e splendore sensoriale – afferma il sindaco Ignazio Abate – nella storia del cioccolato sapori e culture collegano paesi lontani e connotano il fascinoso valore identificativo del territorio di Modica”.
La storia del Cioccolato di Modica ha origini antiche. Innanzi tutto partiamo dalla sua particolarità. A differenza del cioccolato tradizionale che viene concato a caldo per molte ore per consentire di amalgamare il cioccolato con gli zuccheri e con il burro di cacao, il cioccolato di Modica è l’unico cioccolato al mondo che viene lavorato a freddo, frutto di una antica tradizione manuale, che lascia inalterati i cristalli di zucchero che non vengono fusi proprio per la particolare lavorazione a freddo. Inoltre proprio per la sua particolarità il cioccolato di Modica rimane comunque con elevate percentuali di massa di cacao, minimo 65%, anche nelle versioni “classiche” fino ad arrivare alle versioni purissime con 90% di massa di cacao.
Secondo alcune fonti questo tipo di lavorazione (“el chocolate a la piedra“), sarebbe stata importata nelle Contea di Modica durante la dominazione degli spagnoli nel XVI° secolo ma in realtà l’uso della lavorazione a freddo del cioccolato risalirebbe agli Aztechi che ne facevano uso 3.000 anni fa. Era così prezioso che veniva considerato un dono divino come racconta la leggenda di Quetzalcoatl. Dagli Aztechi le fave di cacao erano usate come monete e, a causa delle loro proprietà energizzanti e cardio-toniche, erano parte del pagamento dei soldati.
Anche a distanza di secoli per l’alto costo della materia prima il cioccolato di Modica si è tramandato come un dolce tipico delle famiglie nobili che durante le feste e le occasioni importanti lo preparavano in casa lavorandolo a lungo su una base di pietra lavica con un mattarello anch’esso di pietra aggiungendo a piacere spezie come cannella, vaniglia, zenzero, peperoncino m,a anche scorze di limoni o di arancia.