Kedi, la città dei gatti. Per fortuna, non si vive di solo Cannes. E, per fortuna, si possono vedere buoni prodotti, film o documentari, non solo al cinema tradizionale. Infatti, abbiamo scritto, che siamo in piena era del cosiddetto “post-cinema”, cioè di questa modalità di visione possibile non solo sul grande schermo tradizionale, ma comodamente seduti a casa propria, magari attraverso un nuovo modello di smart-Tv collegata in rete in fibra ad alta velocità e, se vogliamo, pure in Ultra HD.
Vi proponiamo un piccolo film, di alta qualità, per gli appassionati di un certo genere: proprietari o simpatizzanti di gatti. Si tratta di Kedi, la città dei gatti, un documentario proposto nelle sale italiane purtroppo solo per pochi giorni, firmato dalla regista turca Ceyda Torun e girato interamente a Istambul, considerata la capitale dei piccoli felini.
Per chi non lo trova nelle sale, è possibile vedere il trailer (che da solo merita attenzione) con questo link su Youtube per poi, volendo, acquistarlo a 9 euro.
È un documentario, dove non ci sono attori umani (in questo caso coprotagonisti) ma solo alcuni gatti della capitale turca che ne ospita decine di migliaia. Si tratta di semplici esercizi di stile eseguiti bene, di buona mano alla cinepresa, di inquadrature corrette e di luci corrette negli interni e negli esterni. Il film si svolge tra le strade e il porto di Istambul dove i felini la fanno da padroni, rispettati e coccolati.
Dopo tanti esercizi cinematografici dove invece la violenza è stata sempre al centro delle vicende umane, questo piccolo film riconcilia il piacere del racconto visivo dove non c’è necessariamente un inizio ed una fine, con aggiunta di qualche lettura morale a piacimento, ma solo semplicemente qualcosa che è parte della vita quotidiana, ordinaria, dove ci sono anche i nostri amici a quattro zampe.
A proposito di recitazione: si usa dire “recita da cani” e si capisce perchè. I gatti sono molto più bravi.