L’attesissimo film di Checco Zalone, Tolo Tolo, è protagonista della recensione di Patrizio Rossano su FIRST Arte. La pellicola nel solo giorno di Capodanno, il primo di programmazione nelle sale italiane, ha già stracciato tutti i record d’incasso, detenuti peraltro dallo stesso comico pugliese: oltre 8,6 milioni in un solo giorno.
Più che per il successo di pubblico, la nuova pellicola di Zalone ha fatto molto discutere per il contenuto: per una volta non si tratta di un film comico, anzi come dice Rossano “sostanzialmente si ride poco e quel poco è pure amaro”, ma di un lavoro di grande contenuto politico, che fa riflettere sull’attualità e sul tema dei migranti.
In particolare a spiazzare tutti è stato il trailer di presentazione del film, un vero e proprio capolavoro di marketing che lasciava intendere tutt’altro tipo di prodotto, scatenando sia le accuse di razzismo e xenofobia da parte della sinistra, sia quelle di buonismo da parte degli esponenti di una certa destra. Invece Zalone spiazza tutti e propone un film che rende pienamente onore al dramma umano dell’immigrazione.
“Non si può non riconoscere a Zalone il merito e il coraggio di proporre un film di sostanza e contenuto mentre a Natale, come abbiamo scritto, imperversavano i vari Pinocchio o l’ennesima riedizione delle faide cammoristiche. Potrà piacere o meno, ma questo è quanto passa il convento nazionale in politica, nella società e, quindi, anche nel cinema. Sempre cinematograficamente parlando, meglio essere accorti piuttosto che sprovveduti”, conclude Rossano.