Lo ha spiegato bene il presidente della Biennale Roberto Cicutto presentando ieri insieme al direttore della Mostra Alberto Barbera il programma della Mostra del Cinema di Venezia 2023, “Venezia 80“. La Mostra del Cinema, dice Cicutto, è riuscita sempre a interpretare e dare un senso ai tempi che stiamo vivendo. Lo farà anche ora a partire dal 30 agosto al 9 settembre al Lido con 23 film in concorso (6 gli italiani) e “mostri sacri” che presenteranno lì le loro nuove opere: da Roman Polanski a Woody Allen a Liliana Cavani. Una giuria di peso presieduta dal regista Damien Chazelle.
Mostra del Cinema, Cicutto: Venezia interpreta la contemporaneità
“Se facciamo l’elenco di cosa è successo nel mondo solo nell’ultimo quadriennio – spiega Cicutto-, non c’è evento di rilevanza internazionale a cui la Mostra non abbia saputo dedicare attenzione e cercare risposte: a partire dalla pandemia, alla crisi afghana con il ritorno dei talebani al potere, alla repressione in Iran di donne, cittadini e artisti impegnati in una battaglia per la libertà, dall’invasione russa dell’Ucraina al drammatico flusso migratorio nelle acque del Mediterraneo”. E al futuro si guarda anche per l’ammodernamento delle strutture della Mostra: una sala Perla totalmente rinnovata, dice Cicutto, nuovi spazi in terraferma e all’Arsenale e fondi da utilizzare anche attraverso il Pnrr.
Ma nell’attualità c’è lo sciopero degli attori e sceneggiatori di Hollywood che interroga il mondo del cinema sul futuro di un settore piegato duramente dalla pandemia. Uno sciopero che non lascerà però totalmente sguarnito il red carpet di Venezia 80 come tiene a precisare Alberto Barbera. “Le ragioni dello sciopero che agitano Hollywood si comprendono – dice Barbera – dal momento che “affrontano temi forse non procrastinabili, come quello delle piattaforme, dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale che se non è regolamentato rischia di mettere in crisi interi settori della filiera. Ma i rischi sono altrettanto evidenti”. “Uno sciopero senza precedenti – aggiunge il direttore della Mostra – che scuote le fondamenta stesse dell’industria cinematografica, già percorsa da tensioni profonde per le conseguenze della recente pandemia e per le trasformazioni in atto in un mercato incerto sul proprio futuro. Incombe la minaccia che le risorse finanziare, dopo un biennio di investimenti ingenti come mai prima, possano bruscamente ridursi sin dalla prossima stagione”.
Mostra del Cinema di Venezia 2023: alcune star di Hollywood mancheranno
Ma una cosa è certa: lo sciopero di Hollywood non fermerà la Mostra di Venezia. Tutti i film americani che avevamo scelto saranno presenti, assicura Barbera. “L’unico film che abbiamo perso è quello d’apertura di Luca Guadagnino Challengers la cui uscita è stata spostata ad aprile 2024, i produttori e i distributori hanno deciso di ritirarlo e lo abbiamo sostituito con “Comandante” di Edoardo De Angelis”. Alcune star mancheranno ma gli attori di produzioni indipendenti ci saranno.
I sei film italiani in concorso
Tra i 23 titoli in concorso sei gli italiani: o oltre a “Comandante” De Angelis sull’avventurosa epopea del comandante sommergibilista medaglia d’oro Salvatore Todaro, “Enea”, seconda opera di Pietro Castellitto, “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, “Lubo” di Giorgio Diritti, “Io capitano” di Matteo Garrone, e “Adagio” di Stefano Sollima. Dovranno vedersela con grandi nomi: da Luc Besson con “Dogman” a Stéphane Brisé con “Hors-Saison”, con Guillaume Canete e Alba Rohrwacher; da Bradley Cooper alla seconda regia con “Maestro” (biografia di LeonardBernstein), al ritorno di Sofia Coppola con “Priscilla” (moglie di Elvis Presley) a “The Killer” di David Fincher, un thriller con Michael Fassbender e Tilda Swinton tratto da una graphic novel francese.”Poor Things” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone (che non sarà presente a Venezia), la storia di una donna riportata in vita da uno scienziato pazzo( Willem Dafoe); Pablo Larrain e Michael Mann.
Fuori concorso Allen e Polanski
A Venezia saranno presentati anche 82 lungometraggi e 14 corti; 29 sono di donne (oltre il 30%), percentuale un po’ più alta degli anni passati. Tra i titoli fuori concorso, “Coup De Chance”, nuovo film di Woody Allen girato in Francia in francese (la forza del caso sulla scorta del mitico Match Point). Wes Anderson che porta “The Wonderful Story of Henry Sugar”, con Ralph Fiennes e Benedict Cumberbatch, un concentrato del suo universo magico in 40 minuti. “The Penitent” di Luca Barbareschi “L`ordine del tempo” di Liliana Cavani che ha compiuto 90 anni e a cui sarà attribuito il Leone alla carriera con Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Edoardo Leo. E poi “Aggro Dr1ft” di Harmony Korine, definito da Barbera un`opera d`arte contemporanea, “Hit Man” di Richard Linklater e il nuovo film di Roman Polanski, “The Palace”, con Fanny Ardant e Oliver Masucci, la ricostruzione della preparazione di un veglione di Capodanno nelle Alpi svizzere con personaggi grotteschi e surreali. Sempre Fuori Concorso, come proiezione speciale, in programma “Laparte del Leone”, la storia della Mostra tra materiali di repertorio e interviste, con protagonisti di ieri e di oggi: il film che celebra l`80esima edizione, di Baptiste Etchegaray e Giuseppe Bucchi. “Felicità” di Micaela Ramazzotti, opera prima dell`attrice, la storia di una giovane che aspira a far carriera come truccatrice nel mondo del Cinema, sarà presentato in Orizzonti Extra.