Tra i generi più amati della Hollywood degli anni d’oro, il noir ha forgiato l’immaginario collettivo di innumerevoli generazioni con le sue cupe atmosfere urbane, la sua morale ambigua, i suoi detective cinici e pronti a tutto, le sue bellissime e fatali dark ladies. Un universo, più che un genere, in cui spesso lo studio system americano incontrava le inquietudini europee in una miscela esplosiva. La rassegna Era notte a Hollywood rende omaggio a questo mondo ricchissimo e ai suoi protagonisti: registi leggendari come Lang, Siodmak, Wilder, Preminger, Welles, Sternberg, divi dal carisma inimitabile come Bogart, Mitchum, Lancaster e attrici, come Barbara Stanwyck, Gene Tierney e Lauren Bacall, diventate vere e proprie icone. Un’occasione straordinaria per lasciarsi nuovamente sedurre dal lato più oscuro di Hollywood.
20 novembre, ore 21.00
La fiamma del peccato
(Double Indemnity, 106’, USA 1944, v.o. sott. it.)
di Billy Wilder, con Fred MacMurray, Barbara Stanwyck, Edward G. Robinson
Un assicuratore, divenuto l’amante della moglie di un cliente, decide con lei di far fuori il marito e incassare i soldi della polizza. Ma il piano incontra un ostacolo fatale. Pietra angolare di tutto il cinema noir, un capolavoro di suspense e atmosfera con una Stanwyck indimenticabile dark lady.
21 novembre, ore 21.00
L’ultima minaccia
(Deadline U.S.A., 87’, USA 1952, v. it.)
di Richard Brooks, con Humphrey Bogart, Kim Hunter, Ethel Barrymore
Alla morte dell’editore, il direttore di un quotidiano si oppone alla vendita della testata per continuare la sua campagna contro una banda criminale. Inno alla libertà di stampa incarnata in un Bogart da leggenda e nella celeberrima battuta finale: “È la stampa, bellezza. E tu non puoi farci niente”.
22 novembre, ore 21.00
Vertigine
(Laura, 85’, USA 1944, v. it.)
di Otto Preminger, con Gene Tierney, Vincent Price, Dana Andrews, Clifton Webb
Laura Hunt viene trovata uccisa e sfigurata nel suo appartamento. Il poliziotto che indaga sul caso ne diventa ossessionato, finché un giorno la donna ricompare. Raffinato, decadente, perverso, una pietra miliare del genere, dominato dalla bellezza quasi ultraterrena di Gene Tierney.
23 novembre, ore 21.00
L’infernale Quinlan
(Touch of Evil, 112’, USA 1958, v.o. sott. it.)
di Orson Welles, con Orson Welles, Charlton Heston, Janet Leigh, Marlene Dietrich
Un omicidio alla frontiera mette l’uno contro l’altro un funzionario messicano e un poliziotto americano senza scrupoli, entrambi sulle tracce del colpevole. Capolavoro assoluto di Welles, un tripudio di invenzioni visive e narrative tra cui spicca il più famoso piano-sequenza della storia del cinema.
24 novembre, ore 21.00
La gang
(The Racket, 88’, USA 1951, v. it.)
di John Cromwell, con Robert Mitchum, Robert Ryan, Lizabeth Scott
Un gangster senza scrupoli manovra giudici e politici corrotti, finché incontra sulla sua strada un poliziotto pronto a tutto pur di incastrarlo. Ricco di atmosfera e colpi di scena, uno dei pochi neri firmati da John Cromwell, sorretto dal carisma di Mitchum e dello strepitoso “cattivo” di Robert Ryan.
27 novembre, ore 21.00
Gardenia blu
(The Blue Gardenia, 90’, USA 1953, v. it.)
di Fritz Lang, con Anne Baxter, Raymond Burr, Richard Conte, Ann Sothern
Una giovane telefonista è convinta di aver ucciso, mentre era ubriaca, l’uomo che aveva tentato di approfittarsi di lei. Sconvolta, farà luce sugli eventi con l’aiuto di un giornalista. A lungo inattivo per il maccartismo, Lang torna sul set in piena forma con un gioiello di tensione e atmosfera.
28 novembre, ore 21.00
Assassinio premeditato
(A Blueprint for Murder, 76’, USA 1953, v. it.)
di Andrew L. Stone, con Joseph Cotten, Jean Peters
Dopo la morte del fratello in circostanze dubbie, Fred Kent comincia a sospettare della cognata, che ambisce a una cospicua eredità. Quando finisce uccisa anche la nipote, il sospetto diventa certezza. Sottovalutato all’epoca, un thriller discontinuo ma ricco di momenti affascinanti, con un grande Cotten.
29 novembre, ore 21.00
Il segreto di una donna
(Whirlpool, 98’, USA 1949, v. it.)
di Otto Preminger, con Gene Tierney, José Ferrer, Richard Conte
Una donna affetta da cleptomania si rivolge a un ipnotizzatore, ma, invece di guarirla, l’uomo ne approfitta per commettere un delitto e addossarle la colpa. Anche grazie alla sceneggiatura di Ben Hecht, Preminger trascina il pubblico in un thriller psicologico all’epoca innovativo e tuttora inquietante.
30 novembre, ore 21.00
La donna del ritratto
(The Woman in the Window, 99’, USA 1944, v.o. sott it.)
di Fritz Lang, con Edward G. Robinson, Joan Bennett , Dan Duryea
Un maturo criminologo conosce per caso una donna misteriosa di cui si invaghisce e che lo coinvolge nell’omicidio del suo amante. Una delle vette della produzione hollywoodiana di Lang, che affronta il tema prediletto della colpa con uno stile che Truffaut definì in una parola: “inesorabile”.
1 dicembre, ore 21.00
Odio implacabile
(Crossfire, 86’, USA 1947, v. it.)
di Edward Dmytryk, con Robert Mitchum, Gloria Grahame, Robert Ryan
Tre militari in congedo dopo la fine della guerra si ritrovano coinvolti nella morte di un soldato ebreo. Un detective indaga, senza immaginare che proprio il razzismo sia il movente. Raro esempio di noir di impegno sociale, premiato a Cannes, è tratto dal romanzo del futuro regista Richard Brooks.
3 dicembre, ore 21.00
La fuga
(Dark Passage, 106’, USA 1947, v.o. sott it.)
di Delmer Daves, con Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Agnes Moorehead
Condannato ingiustamente per omicidio, Vincent Parry fugge dal carcere deciso a trovare il vero colpevole. Ad aiutarlo ci sono una giovane donna e un chirurgo disposto a cambiargli i connotati. Terzo film dell’inimitabile coppia Bogart-Bacall, è rimasto celebre per l’uso innovativo della soggettiva.
4 dicembre, ore 21.00
Il grande caldo
(The Big Heat, 90’, USA 1953, v. it.)
di Fritz Lang, con Glenn Ford, Gloria Grahame, Lee Marvin
Il sergente Bannion indaga sulla morte di un amico, che scopre affiliato alla mala. Quando sua moglie muore in un attentato contro di lui, lo scontro diventa feroce. Uno dei più grandi noir di sempre, in cui Lang cancella i confini tra bene e male nella figura di un poliziotto vendicatore che ha fatto scuola.
5 dicembre, ore 21.00
Notte di perdizione
(Night Without Sleep, 77’, USA 1952, v. it.)
di Roy Ward Baker, con Linda Darnell, Gary Merrill, Hildegarde Knef
Al suo risveglio, uno scrittore alcolizzato non ricorda quanto accaduto la notte prima, ma ha solo la sensazione di aver ucciso una donna. L’accaduto si rivelerà ancora più sconvolgente. Un b-movie ancora godibilissimo, firmato da un regista inglese, l’eclettico Roy Ward Baker, poco conosciuto in Italia.
6 dicembre, ore 21.00
L’avventuriero di Macao
(Macao, 81’, USA 1952, v. it.)
di Josef Von Sternberg, con Robert Mitchum, Jane Russell
Un gangster spadroneggia su Macao e la polizia americana invia un agente per fermarlo. Quando questo viene ucciso, però, l’avventuriero Nick ne eredita la pericolosa missione. Il cinema visionario di Sternberg moltiplica il suo potere seduttivo grazie alle scintille di erotismo della coppia Mitchum-Russell.
8 dicembre, ore 21.00
La fiera delle illusioni
(Nightmare Alley, 112’, USA 1947, v.o. sott. it.)
di Edmund Goulding, con Tyrone Power, Joan Blondell, Coleen Gray
Un imbonitore di fiera si associa a una psicologa per sfruttare le confidenze dei pazienti e proporsi come indovino. Smascherato, finirà in disgrazia. Film originalissimo e inclassificabile, mescola noir e grottesco, critica sociale e risvolti fantastici. Introvabile in Italia, da riscoprire assolutamente.
11 dicembre, ore 21.00
Doppio gioco
(Criss Cross, 87’, USA 1949, v. it.)
di Robert Siodmak, con Burt Lancaster, Yvonne De Carlo, Dan Duryea
Per riconquistare la ex moglie, divenuta l’amante di un gangster, Steve Thompson è costretto a diventare un fuorilegge egli stesso, fino alle conseguenze più estreme. Siodmak è uno dei grandi maestri del noir e la sua arte, legata a doppio filo all’espressionismo tedesco, trova qui un compendio perfetto.
12 dicembre, ore 21.00
Il grattacielo tragico
(The Dark Corner, 99’, USA 1946, v.o. sott. it)
di Henry Hathaway, con Lucille Ball, Clifton Webb, Mark Stevens
Scontata una pena per un crimine non commesso, un detective privato si trasferisce e scopre una nuova trappola ordita ai suoi danni. Un noir cupo e teso, sorprendentemente realistico come molti film di Hathaway del dopoguerra. Abituata a ruoli più leggeri, Lucille Ball si rivela comunque perfetta.
13 dicembre, ore 21.00
Le catene della colpa
(Out of the Past, 88’, USA 1947, v. it.)
di Jacques Tourneur, con Robert Mitchum, Kirk Douglas, Jane Greer
Per sfuggire al passato, un detective privato si ritira in provincia, fino a quando il suo ex datore di lavoro si presenta con una nuova missione. Ma si tratta di una trappola. Opera di riferimento per tutto il genere, ne esalta l’amaro fatalismo con uno stile che ha fatto epoca. Mitchum è monumentale.
14 dicembre, ore 21.00
La morte corre sul fiume
(The Night of the Hunter, 90’, USA 1955, v.o. sott. it)
di Charles Laughton, con Robert Mitchum, Shelley Winters, Lillian Gish
Un sedicente predicatore, Harry Powell, seduce e uccide una vedova per impossessarsi dei suoi soldi, ma gli sfuggono i suoi due bambini, che sapranno vendicarsi. Unico film da regista di Laughton, questa straordinaria e sconvolgente fiaba orrorifica negli anni è diventata oggetto di culto.
Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 a, Roma
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI