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Cinema e Arte Contemporanea protagoniste a Bergamo

In occasione della sua 35a edizione, Bergamo Film Meeting – in scena dall’11 al 19 marzo – realizza in collaborazione con The Blank due imprescindibili appuntamenti dedicati al rapporto tra cinema e arte contemporanea. Protagonista sarà l’artista italiano Franco Vaccari (Modena, 1936), uno dei più significativi e importanti interpreti dei linguaggi del contemporaneo.

Cinema e Arte Contemporanea protagoniste a Bergamo

Nel corso della sua carriera Franco Vaccari ha portato avanti, con grande coerenza, un’opera che risulta oggi straordinariamente attuale e di grande ispirazione per le generazioni più recenti, le quali riconoscono l’importanza del suo apporto e l’influenza delle sue ricerche.

L’artista omaggerà la città di Bergamo allestendo l’inedita video installazione ambientale Esposizione in tempo reale N.45 presso la Sala alla Porta Sant’Agostino, e collocando all’esterno dello spazio l’installazione Il Mendicante Elettronico.

Sabato 11 marzo, alle ore 16.00 presso il Cinema San Marco, Franco Vaccari presenterà una selezione delle sue opere video, ripercorrendo oltre quarant’anni di ricerca e sperimentazione, che hanno contraddistinto la sua carriera artistica. L’appuntamento sarà accompagnato da un incontro con il pubblico.

L’ingresso ai due appuntamenti di venerdì e sabato è a ingresso libero.

Precursore di molte tendenze dell’arte contemporanea, Vaccari è attivo sin dalla metà degli anni Sessanta; attraverso le sue opere ha ridefinito il concetto di fotografia, tempo, pubblico. La sua ricerca artistica ruota intorno a tre tematiche fondamentali: la dissoluzione dell’oggetto estetico modernista; l’utilizzo della fotografia, del film, del video, al fine di impegnare lo spettatore in un processo di partecipazione e di riflessione critica sui media; l’accento sulle specifiche condizioni contestuali dell’esperienza con particolare riferimento allo spazio pubblico e alla città.

Questi elementi collocano il lavoro di Vaccari nell’ambito di un particolare filone dell’arte concettuale caratterizzato da operazioni in cui la nozione tradizionale di opera d’arte appare del tutto superata. Si tratta di lavori che prevedono il coinvolgimento diretto dello spettatore nella realizzazione di interventi spesso effimeri e provvisori in cui l’artista da produttore unico e originale si trasforma in colui che innesca un evento senza necessariamente controllarne gli esiti. Conseguentemente, la dimensione della ricezione diviene di estrema importanza.

L’opera prende forma “in tempo reale”, nel senso che si sviluppa in relazione al modo in cui il pubblico la recepisce e reagisce ad essa, contribuendo a determinarne forma e significato. 
“La differenza fra gli happening, le performance e le esposizioni in tempo reale è una differenza di struttura. Mentre infatti le prime si sviluppano linearmente e nelle varie fasi ubbidiscono a precisi programmi predeterminati, le esposizioni in tempo reale hanno come elemento caratterizzante la possibilità di retro-azione e cioè del feed-back” (F. Vaccari, 1978).

ESPOSIZIONE IN TEMPO REALE N.45

In Esposizione in tempo reale N.45 il video Buona Notte, raffigurante il fuoco di un camino mentre si consuma e crepita, è proiettato sovrapposto all’immagine del dipinto di Alessandro Magnasco Lo scaldatoio della frateria, dando un effetto animato di forte impatto visivo all’intera composizione pittorica.

Esposizione in tempo reale N.45 è una poetica riflessione sulla figura di Cartesio. L’artista modenese rimase affascinato dal fatto che il padre del razionalismo iniziò la sua avventura intellettuale traendo energia da forme di pensiero irrazionali: il filosofo francese, infatti, decise di dedicarsi alla filosofia dopo una notte di sogni esaltanti e rivelatori, il 10 settembre 1619 a Ulm di Baviera. Nei suoi scritti, Cartesio precisa che quel giorno faceva molto freddo, per cui rimase dentro una stanza ben riscaldata da una stufa per l’intera giornata.
Per Esposizione in tempo reale N.45, continuando una ricerca basata sul coinvolgimento e la condivisione, Franco Vaccari ha invitato alcuni artisti di Bergamo a creare dei giacigli davanti alla proiezione, dei rifugi in cui riposare e sognare, sviluppati secondo i rispettivi linguaggi e poetiche. Gli artisti realizzeranno dieci inedite sculture-giaciglio, pensate appositamente per dialogare con il video Buona Notte. Queste installazioni oniriche si innestano nell’ambiente di Porta Sant’Agostino, costruita tra il 1561 e il 1575, storica via d’accesso alla Città Alta di Bergamo.

Gli artisti coinvolti nella realizzazione dei giacigli sono: Davide Allieri, Cinzia Benigni, Filippo Berta, DZT collective, Oscar Giaconia, Daniele Maffeis, Andrea Mastrovito, Giovanni Oberti, Francesco Pedrini, Maria FrancescaTassi.
Il 10 marzo in occasione dell’inaugurazione dell’installazione presso Porta Sant’Agostino, lo spazio verrà animato ospitando il riposo degli artisti e di alcuni operatori culturali per la durata dell’intera nottata. Franco Vaccari inscena così una situazione in cui l’apporto diretto di coloro che interagiscono con Esposizione in Tempo Reale N.45 è indispensabile all’attuarsi dell’opera.

All’esterno della Porta troverà spazio Il Mendicante Elettronico, video installazione del 1973. Su uno schermo a tubo catodico compare la scritta “Der blinde kommt gleich” (il cieco torna subito) in sovraimpressione all’immagine di un criceto dentro ad un cappello. Con la sostituzione di un televisore ad  un mendicante in carne ed ossa, Vaccari innesca uno spiazzamento dello spettatore e pone delle riflessioni sul potere dei media e del gesto artistico.

RETROSPETTIVA VIDEO

Durante la 35a edizione del Festival, sullo schermo del Cinema San Marco si ripercorreranno oltre quarant’anni di ricerca attraverso la proiezione di una selezione dei video di Franco Vaccari.

Un excursus che partirà da Nei Sotterranei (1966-67), dove le immagini di pareti di bagni e scantinati cosparsi di graffiti assumono il significato di poesia anonima e trovano un corrispettivo filmico nelle sperimentazioni degli esordi dell’artista con la poesia visiva, per passare a Cani Lenti (1971), video accompagnato da un sonoro tratto da una canzone dei Pink Floyd, in cui l’atto di seguire e riprendere alcuni cani randagi evidenzia le differenti reazioni degli animali a contatto con la telecamera, dimostrando come l’osservazione perturbi il soggetto. La via Emilia è un aeroporto (2000) offrirà invece uno spaccato di vita degli abitanti della Via Emilia: dalle case di persone intente a guardare la tv, Vaccari passerà a interagire con le prostitute del posto, per poi soffermarsi sulle immagini di modellini di aeroplani installati lungo la via che alludono alla voglia di evasione degli abitanti. A chiudere la retrospettiva Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer (2003) dove l’artista, immaginandosi affetto da Alzheimer, attinge da fotografie personali per realizzare il video dei ricordi che perderebbe per ultimi.

Video selezionati
1966-67, Nei Sotterranei, 8 mm trasferito su 16 mm e formato digitale, b/n, 6’56’’

1971, Cani lenti, 8 mm trasferito su 16mm e formato digitale, b/n e col., sonoro dai Pink Floyd, 8’38’’
2000, La via Emilia è un aeroporto, VHS, col., sonoro, 14’30’’
2003, Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer, video da materiale fotografico 21’57’’.

Franco Vaccari (Modena, 1936)

Tra i suoi progetti più significativi la fondamentale partecipazione alla 36ª Biennale di Venezia del 1972, con Esposizione in tempo reale N.4: Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio. Tra le numerose mostre personali si ricordano Franco Vaccari. Rumori Telepatici, Fondazione Morra Greco (Napoli, IT 2014); Franco Vaccari: in palmo di mano, Palazzo dei Pio (Carpi, IT 2012); Meta-Critic-Art, Fondazione Giorgio Marconi (Milano, IT 2011); Esposizioni in tempo reale, Accademia Carrara (Bergamo, IT 2008); Vaccari di Franco Vaccari, Museo Cantonale d ´Arte Lugano (Lugano, CH 2008); Franco Vaccari-Col Tempo, Spazio Oberdan (Milano, IT 2007); Fuori schema, Careof – Fabbrica del Vapore (Milano, IT 2001); Centro d’Arte Contemporanea (Bellinzona, IT 1997).

Vaccari è uno degli artisti scelto da Hans Ulrich Obrist e Christian Boltansky per l’esposizione itinerante Take me, I’m yours, presentata nel 2015 alla Monnaie di Parigi e nel 2016 al Jewish Museum di New York.

Tra le altre mostre collettive si ricordano VERSUS, La sfida dell’artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno (Modena, IT 2016); The Unarchivable, Frigoriferi Milanesi (Milano, IT 2016); Ennesima. An Exhibition of Seven Exhibitions on Italian Art, Triennale di Milano (Milano, IT 2015); (Mis)Understanding Photography, Werke und Manifeste, Museum Folkwang (Essen, DE 2014); Anni ’70. Arte a Roma, Palazzo delle Esposizioni (Roma, IT 2013); Viaggio in Italia – Italienische Kunst 1960-1990, Neue Galerie, Universalmuseum Joanneum (Graz, AT 2008); Sound Zero, Kunst Meran (Merano, IT 2006); 32 Italian Photographers: A Tribute to Phyllis Lambert, Canadian Centre for Architecture (Montreal, CA 1999).

L’artista ha partecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia, tre delle quali con una mostra personale; nel 1972 è presente alla 3ª Biennale di Medellin in Colombia; nel 2009 alla 4ª Biennale di Praga e nel 2010 all’ 8ª Biennale di Gwangju in Corea.

Vaccari è anche filosofo e teorico della fotografia. Testi come Duchamp e l’occultamento del lavoro (1978) e Fotografia e inconscio tecnologico (1979), costituiscono dei contributi critici fondamentali della riflessione fotografica contemporanea.

The Blank è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata a Bergamo nel 2010 e premiata nel 2016 come migliore realtà indipendente italiana per la promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea. The Blank ha l’obiettivo di diffondere e ampliare la passione e la curiosità verso l’arte contemporanea, proponendosi come piattaforma per l’incontro e network che coordina iniziative tra pubblico e privato. La rete intrecciata da The Blank è composta da istituzioni di vario tipo, che spaziano dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea all’ Accademia Carrara di Belle Arti, da BACO – Base Arte Contemporanea fino al Museo Bernareggi, ALT – Arte Contemporanea, Contemporary Locus, Polaresco, Art UP- Banca Popolare di Bergamo, BAF – Bergamo Arte Fiera e numerose gallerie d’arte e una rete internazionale di collaborazioni.

Bergamo Film Meeting –  35a edizione

Per nove giorni, dall’ 11 al 19 marzo 2017, con oltre 150 film, tra corti e lungometraggi, Bergamo Film Meeting, che nel 2017 giunge alla sua 35a edizione, sarà il crocevia del cinema internazionale.

Le proposte 2017 confermano il lavoro di ricerca continuo di Bergamo Film Meeting per mettere a confronto le tendenze più innovative del cinema contemporaneo con gli stili, i generi e gli autori del passato. Omaggi, retrospettive e restauri di grandi classici faranno da contrappunto ai film dei “nuovi autori”, che come di consueto troveranno spazio nella Mostra Concorso e nelle sezioni dedicate ai documentari, all’animazione, alle anteprime. Sostenuto e promosso dall’Unione Europea attraverso il sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa, il Festival indagherà la cinematografia del continente, tra passato e presente, offrendo spunti, sollecitazioni, focus, novità e riletture.

La collaborazione di The Blank con Bergamo Film Meeting comincia nel 2013 con il format The Blank Kitchen – A cena con l’artista (che propone nel corso degli anni incontri culinari con gli artisti Regina Pessoa, Valentin Hotea, Giacomo Abbruzzese); e con l’organizzazione di proiezioni di serie di cortometraggi. In occasione della 34a edizione, Bergamo Film Meeting in collaborazione con The Blank ha ospitato per la prima volta in Italia Books on Shelves and WithoutLetters (2013), video-installazione ambientale del lituano Deimantas Narkevic?ius, e una retrospettiva dedicata alle opere video-arte dell’israeliana Keren Cytter.

Image: Franco Vaccari, La via Emilia è un aeroporto, 2000. Video, 14 min, 30 sec. Courtesy l’artista e P420, Bologna

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