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Cinema, discoteche, saune: cosa è ancora chiuso

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Mercoledì 3 giugno è un’importante deadline per milioni di italiane: dopo le progressive riaperture delle ultime settimane, cade finalmente il divieto di spostarsi tra Regioni diverse, e torna in vigore anche la libertà di movimento prevista dai Trattati di Schenghen, per lo meno per chi vorrà entrare in Italia (mentre in uscita dipende dai Paesi: per noi ci sarà da aspettare). In questi giorni giungono al termine anche altri obblighi, seppur a macchia di leopardo e a seconda delle Regioni. Ad esempio, in Veneto il governatore Zaia ha revocato l’obbligo di indossare sempre la mascherina anche all’aperto.

Obbligo che invece resta, fino a contrordine, in Lombardia, in Trentino, in Friuli Venezia Giulia, in Campania e a Genova. Rimane l’obbligo di distanziamento sociale (1 metro, che diventano due in caso di attività sportiva), anche in auto o sulla moto: in macchina anche dopo il 3 giugno si potrà andare tutti insieme solo se si appartiene ad uno stesso nucleo familiare convivente, diversamente in un’auto di dimensioni normali potranno viaggiare insieme solo due persone e con mascherina. In moto per forza da soli, tranne in Liguria. Via libera alle seconde case, ovunque, e a palestre e piscine, sia pure col proibitivo spazio di 7 metri quadrati tra le persone. Cosa invece rimarrà chiuso? Vediamo nel dettaglio.

CENTRI BENESSERE

Formalmente possono riaprire, seppur con limitazioni che ne ridurranno parecchio l’attività. Nel caso di piscine e vasche idromassaggio, c’è il via libera purché la distanza di sicurezza tra le persone sia di 7 metri quadrati, che diventa difficilmente rispettabile nelle strutture più piccole. Ancora out invece saune e bagni turchi.

DISCOTECHE

Ancora chiuse anche dopo il 3 giugno, ma qualche Regione sta iniziando ad organizzarsi. In Sicilia per esempio le discoteche all’aperto riaprono l’8 giugno, ma con il divieto di ballare: ci saranno dj in consolle e giovani fermi ad ascoltare la musica. Valutano la riapertura dal 15 giugno anche Puglia e Veneto.

CINEMA E TEATRI

Per le attività culturali in luoghi chiusi e con centinaia di posti a sedere, la riapertura è confermata per il 15 giugno. I musei nel frattempo hanno già riaperto progressivamente i battenti, con acquisto online dei biglietti e ingressi contingentati. Per i luoghi di spettacolo mancano ancora due settimane e l’ingresso sarà consentito ad un massimo di 200 persone, distanziate, al chiuso, oppure 1.000 all’aperto.

CENTRI ESTIVI

E’ sempre attuale il tema dei bambini e dei ragazzi, ma l’apertura di colone e centri estivi non rientra negli sdoganamenti fissati per il 3 giugno, o almeno non ovunque. La data teorica è sempre il 15 giugno, ma alcune regioni hanno deciso di anticipare e mettere subito a disposizione delle famiglie un momento di sostegno importante. In Liguria centri e nidi estivi sono già aperti, il Veneto è pronto dal 3 giugno come anche il Friuli Venezia-Giulia, che accoglierà anche i piccolissimi da 0 a 3 anni. Emilia Romagna e Marche anticipano all’8 giugno e anche il Piemonte prova a ripartire prima del 15.

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