Il documentario di Giorgio Treves propone un viaggio nella storia del grande cinema italiano raccontando la storia dei sessant’anni di vita del celebre Premio David di Donatello. Una lunga storia di successi, di famosi attori e registi premiati, di opere di qualità che hanno segnato la storia e l’identità del cinema italiano.
Vetrina glamour del meglio del nostro cinema, veicolo di promozione, stimolo al rinnovamento, ma anche specchio della storia del nostro paese che il Premio ha documentato con i film premiati e candidati.
Un viaggio nella creatività cinematografica italiana che rivive attraverso film, repertori, testimonianze e i ricordi di tanti suoi protagonisti : Manuela Pineschi, Enrico Lucherini, Caterina D’Amico, Gina Lollobrigida, Giuseppe Tornatore, Paolo e Vittorio Taviani, Nanni Moretti, Matteo Garrone, Giuliano Montaldo, Stefano Rulli, Krzysztof Zanussi, Margarethe von Trotta, Ennio Morricone, e molti altri.
Naturalmente il film diventa un omaggio anche a Gian Luigi Rondi, che del David di Donatello è stato tra i fondatori e tra i principali animatori.
Con Gian Luig Rondi ci siamo resi conto che le premiazioni dei David rappresentavano uno specchio della storia del nostro paese, di come è cambiato in sé e in rapporto al cinema. Dopo la stagione dei grandi maestri, della commedia, c’è stato un momento di crisi di identità del cinema di genere. Oggi c’è una sorta di risveglio, una presa di coscienza di un’ identità, che, pure attraverso mille difficoltà produttive ed economiche, porta avanti delle iniziative di rilievo. E i David con i premi ai corti e alle opere prime hanno sempre incoraggiato le nuove leve.