Il Partito comunista cinese ha le idee ben chiare quando si tratta di delineare il profilo dei funzionari ideali. Li vuole giovani, motivati, e pronti ad affrontare le prove più dure nelle aree più disagiate del Paese. Parlando a un meeting per aspiranti funzionari, Liu Yunshan – membro di spicco della Commissione permanente dell’Ufficio politico del Partito – ha detto che i nuovi quadri dovrebbero fare esperienza in mezzo alla gente comune, condividerne la vita quotidiana, meglio ancora se questo avviene nelle condizioni ambientali e sociali più difficili.
“Dovete imparare a camminare in mezzo al fango, alla pioggia e al vento,” ha detto Liu ai giovani candidati “e così facendo imparare a conoscere meglio il vostro Paese e a rendere più profonde le vostre radici”. Un apprendistato di questo genere, ha aggiunto , serve anche ad affinare la capacità di fare fronte a situazioni impreviste. Per sgombrare il campo da ogni possibile equivoco, Liu ha affermato che rigore e severità servono a forgiare un buon funzionario quanto istruzione ed educazione. Indulgenza e comprensione, invece, non funzionano affatto.
Intransigenza, sempre secondo le parole del selezionatore Liu, anche contro i reati cui va soggetta ogni pubblica amministrazione, quali nepotismo, corruzione, compravendita di voti e di cariche. Dai lavori del meeting è emerso inoltre che il Partito si auspica che i nuovi quadri provengano, in modo più massiccio che in passato, dai giovani dirigenti d’industria, dai ricercatori degli istituti scientifici e dal personale universitario.
Allegati: Xinhua