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Cina svaluta, Russia in ginocchio, dollaro superstar

Altro che vacanze. Si moltiplicano a raffica le novità sul fronte della finanza globale, a conferma che la marcia di avvicinamento al rialzo dei tassi Usa ha già messo in moto una serie di reazioni (vedi Cina) e di conseguenze (vedi Russia).
Intanto, sul fronte aziendale, la Corporate America è in forte movimento.

Sul fronte macro:

1)  La risposta di Pechino alla frenata dell’economia non si è fatta attendere. Stamane la Banca Centrale, a sorpresa, ha tagliato il cambio ufficiale del renmimbi sul dollaro dell’1,9% a 6,2298 scatenando una serie di reazioni al ribasso tra le valute dell’area sia Pacific: perde colpi il dollaro australiano (-1,3%), la moneta di Singapore (-1%) , volatile lo yen. La mossa cinese, in risposta alla frenata dell’export, rischia di scatenare una guerra valutaria.

2)  Dopo la mossa cinese sale il dollaro, incerte le Borse: Tokyo -0,2% incerti i listini cinesi (Shanghai -0,6%. Dopo l’impennata di lunedì (+3,5% il Brent), frenano le materie prime: la svalutazione (che non si fermerà qui, secondo gli esperti) frenerà gli acquisti cinesi di rame e petrolio.

3)  La Russia, sotto la pressione del calo del petrolio, è scivolata in recessione: -4,6% il prodotto interno lordo di Mosca. Il rublo è sotto del 37% sul dollaro dal maggio scorso.

4)  Dennis Lockhart, l’influente governatore della Fed di Atlanta, il termometro più attendibile degli umori della banca centrale, insiste: “Penso – ha detto – che l’ora del rialzo dei tassi sia vicina”. L’euro tratta a 1,0975 sulla valuta Usa.

BUFFETT INFIAMMA WALL STREET. NASCE ALPHABET, GOOGLE +5%

Intanto, sul fronte societario, Wall Street è in grande movimento.

1)  Colpo di scena, in serata, in Google. I fondatori, Larry Page e Sergej Brin, hanno annunciato una profonda ristrutturazione del colosso della new economy. Nascerà, sotto il diretto controllo di Larry Page, una nuova holding, chiamata Alphabet, cui faranno capo le società operative. La più importante sarà Google, affiancata, tra le altre, da Life Science, dedicata alla salute. Google sarà affidata alla guida di Sundar Pichai, già responsabile della gestione del motore di ricerca. Dopo l’annuncio le azioni di Google sono salite del 5%, aggiungendo 25 miliardi di dollari alla valutazione di Borsa.

2)  Grande balzo delle azioni di Precision Castapart +20% dopo l’acquisto da parte di Berkshire Hathaway, la finanziaria capitanata da Warren Buffett che ha offerto 37,2 miliardi di dollari per il gruppo, specializzato in produzioni di componenti metallici di alta precisione per il settore aerospazio, energia e applicazioni industriali. “E’ da tempo che ammiro le attività di Precision Castapart, uno dei fornitori di più alta qualità nel settore dell’aerospazio e difesa, una delle maggiori fonti dell’export Usa”, ha dichiarato lo stesso Buffett.

3)  L’operazione Buffett, assieme ad altri colpi (vedi l’acquisto da parte di Alibaba del distributore elettronico Suning Commerce per 4,6 miliardi di dollari) hanno contribuito ad una seduta “elettrica”: Dow Jones + 1,39, S&P 500 + 1,28%, Nasdaq +1,2%.

BORSE EUROPEE OK. VICINO L’ACCORDO CON ATENE

Tutti positivi i listini europei, trascinati dall’onda lunga dei rialzi di Wall Street e dall’attesa di stimoli monetari in arrivo dalla Cina. Positive anche le notizie in arrivo da Atene. I negoziati relativi agli impegni della Grecia e al prestito dell’Esm potrebbero concludersi già oggi. Il documento sarebbe poi sottoposto all’Eurogruppo venerdì 14, per procedere poi al pagamento del relativo disegno di legge in Parlamento il 18 agosto. Si potrebbe così evitare un nuovo prestito ponte per far fronte alla rata verso la Ue in scadenza il 20 agosto.

La Borsa di Milano, ha chiuso la seduta in rialzo: indice Ftse Mib +1,1% a 23966 punti. ?Parigi ha guadagnato lo 0,7%, Francoforte lo 0,9% e Londra lo 0,2% invariata. ?Il rialzo è stato guidato dalle società tecnologiche (Stoxx +1,3%), dalle società delle costruzioni (Stoxx +1,1%) e dalle società delle materie prime (Stoxx +1,4%). Sul mercato obbligazionario il rendimento del titolo di Stato italiano si è attestato all’1,84% con lo spread Btp/Bund a 113 punti base. Scende anche di 70 punti a quota 1000 lo spread tra i titoli greci ed il Bund tedesco.

TITOLI OIL: RISALE TENARIS, SARAS VA IN ORBITA

Stabile Saipem +0,06%. Eni ha chiuso in rialzo dello 0,5%. Ma il rimbalzo del petrolio, combinato con quotazioni deboli del comparto ha favorito il ritorno di interesse su Tenaris +3,3%, leader mondiale dei tubi per l’industria petrolifera. Equita ha ribadito la raccomandazione Buy, alzando il target price a 15,50 euro da 14 euro precedente. Ancor più sensazionale il balzo di Saras +7,3%, favorita dal contesto favorevole dei margini di raffinazione. Dopo i risultati e la prospettiva del ritorno al dividendo dopo un lungo digiuno (l’ultima cedola risale al maggio del 2009) Nomura ha alzato il target price a 2,5 euro da 2,0 euro, confermato il rating Buy.

Kepler Cheuvreux ha portato il target a 2,70 euro da 2,25 euro. Barclays, infine, lo ha portato a 3 euro da 2,20 euro. Gli analisti della banca inglese si spingono a stimare una cedola compresa tra 0,14 e 0,20 euro per azione, che corrisponderebbe a un dividend yield (rendimento) tra il 6 e il 10% calcolato sulla quotazione attuale.
Positive le utility: Enel +0,5%. A2A +0,7%, Snam +1,2%, Terna +1,3%. Atlantia +2,2%.

PIOGGIA DI BUY PER IL BANCO POPOLARE

La corsa dei bancari è stata guidata dal Banco Popolare +3,5%. Ubs ha scritto stamattina che i dati del trimestre, pubblicati venerdì sera, sono complessivamente superiori alle aspettative. Banca Imi che ha alzato il prezzo obiettivo a 17,48 euro da 17,13 euro, confermando la raccomandazione Add (incrementare). Positivi i giudizi degli altri analisti, da Deutsche Bank (Buy, target price a 18,40 euro) ad ?Equita Sim (prezzo obiettivo a 16,80 euro da 15,9 euro, Buy), ?SocGen (tp 18 euro da 17 euro, confermato il Buy), Citigroup (Neutral, target a 16,50 euro da 15,90 euro).

Più critica Kepler-Cheuvreux: confermato Reduce (alleggerire), fissato un target price di 13,20 euro. Bene anche i Big, premiati da Nomura: Intesa Sanpaolo +1,4% (target price a 2,90 euro da 2,60 euro, giudizio Neutral) ed Unicredit +1,4% (prezzo obiettivo a 7,10 euro da 6,50 euro, raccomandazione Buy). Salgono anche Ubi Banca+0,5% e MontePaschi+1,2%. Generali +1,5%, Mediolanum +1,2%.

ASTALDI, NUOVO RECORD GRAZIE ALL’A4

Tra gli industriali bene StMicroelectronics (+1,4%), Fiat Chrysler (+1%) e Prysmian (+1,8%). Finmeccanica +0,6%. Nuovo record storico per Astaldi +3,3%. Abertis ha firmato un accordo di esclusiva per l’eventuale acquisto di A4 Holding, che controlla le autostrade italiane A4 (Brescia-Padova) e A31 (Vicenza-Piovene-Rocchette). Tra i soci di A4 Holding c’è anche il gruppo romano delle costruzioni. In calo Sogefi -3,4%. Mediobanca ha abbassato il giudizio a Underperform da Neutral.

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