(Radiocor) Il Pil cinese è salito dell’1,7% congiunturale nel secondo trimestre e del 6,9% tendenziale.
Malgrado gli sforzi del governo per contenere l’indebitamento, secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, il Pil è cresciuto al di sopra delle attese degli analisti e dei target fissati dal governo stesso che punta per l’anno in corso a una crescita del 6,5%. “L’economia nazionale ha mantenuto un ritmo regolare e stabile nel primo semestre che assicura il raggiungimento dell’obiettivo annuale”, ha detto il portavoce dell’Ufficio nazionale di statistica Xing Zhihong, pur confermando la preoccupazione per i “numerosi fattori d’instabilità e incertezza all’estero” così come per le “contraddizioni strutturali a lungo termine” che riguardano l’economia cinese. Tra queste, il forte indebitamento. Moody’s ha declassato la Cina a fine maggio per la prima volta in 28 anni e il Fmi ha rimproverato a Pechino di guardare troppo alla crescita a breve termine anziché al risanamento finanziario.