Condividi

Cina, nuove misure per rilanciare l’economia: dal 25 ottobre taglio dei tassi sui mutui e nuove obbligazioni del Tesoro

Il Ministro delle Finanze Lan Fo’an annuncia un pacchetto di misure economiche, tra cui la riduzione dei tassi sui mutui e l’emissione di obbligazioni speciali per un totale di 2.300 miliardi di yuan, per stimolare i consumi e affrontare la crisi immobiliare

Cina, nuove misure per rilanciare l’economia: dal 25 ottobre taglio dei tassi sui mutui e nuove obbligazioni del Tesoro

Pechino prova a rilanciare l’economia del Paese. La Cina ha annunciato misure economiche importanti per alleviare la pressione sulle famiglie e rilanciare l’economia in difficoltà, con particolare attenzione al settore immobiliare. A partire dal 25 ottobre, le banche cinesi ridurranno i tassi d’interesse sui mutui esistenti, in risposta alla richiesta della Banca centrale (PBOC), per stimolare i consumi e migliorare la fiducia nel mercato immobiliare, gravemente colpito da una crisi prolungata.

Il Ministro delle Finanze Lan Fo’an ha comunicato anche l’emissione di obbligazioni speciali del Tesoro per un valore di 2.300 miliardi di yuan (circa 325 miliardi di dollari) nei prossimi tre mesi. Queste obbligazioni fanno parte di un piano strategico per affrontare le sfide economiche e potenziare le banche commerciali statali, migliorando così la loro capacità di prestito e la resistenza al rischio.

Cina pronta alla riduzione dei tassi sui mutui di 30 punti base

La decisione di ridurre i tassi sui mutui esistenti in Cina risponde alle difficoltà finanziarie delle famiglie, aggravate dalla stagnazione del mercato immobiliare e dall’aumento del costo della vita. Secondo un annuncio del network statale CCTV, i tassi d’interesse per tutti i mutui, eccetto i secondi mutui nelle grandi città come Pechino, Shanghai e Shenzhen, saranno abbassati di almeno 30 punti base rispetto al tasso di prestito primario della Banca centrale (PBOC).

Questa misura è stata accolta positivamente da molte famiglie e investitori, anche se alcune aree urbane non beneficeranno dell’adeguamento. Le quattro principali banche statali — Industrial and Commercial Bank of China, Agricultural Bank of China, Bank of China e China Construction Bank — applicheranno queste modifiche in modo uniforme e automatico, senza necessità di richiesta da parte dei clienti, per alleviare la pressione sui proprietari di case e stimolare i consumi.

Stimoli fiscali per rilanciare l’economia

Oltre alla riduzione dei tassi sui mutui, il ministro delle Finanze Lan Fo’an ha annunciato un altro intervento per sostenere l’economia: l’emissione di obbligazioni speciali del Tesoro per un valore di 2.300 miliardi di yuan (poco più di 325 miliardi di dollari). L’obiettivo dichiarato è quello di rilanciare l’economia “nei prossimi tre mesi al servizio di un ampio raggio d’iniziative“, tra cui il rafforzamento del capitale delle grandi banche commerciali statali e il miglioramento delle loro capacità di prestito.

Lan ha sottolineato l’importanza di “supportare le grandi banche commerciali statali nel ricostituire il capitale di primo livello, migliorare la resistenza al rischio e servire meglio lo sviluppo dell’economia reale”. Ha inoltre rassicurato i mercati affermando che “i rischi del debito locale sono sotto controllo”, un tema sensibile per un Paese che ha visto crescere esponenzialmente il debito delle amministrazioni locali negli ultimi anni.

Nuovi strumenti per affrontare la crisi immobiliare

Questa mossa è vista come un passo fondamentale per affrontare la crisi immobiliare, la peggiore che il Paese abbia mai affrontato. Una delle proposte in esame è quella di acquistare case invendute e trasformarle in alloggi sovvenzionati, una soluzione che potrebbe alleviare la pressione sul mercato immobiliare e, allo stesso tempo, garantire una risposta sociale alla mancanza di abitazioni accessibili per le fasce più deboli della popolazione.

Il mercato immobiliare cinese, uno dei pilastri dell’economia del Paese, ha sofferto in modo particolare a causa delle misure restrittive imposte negli ultimi anni per frenare l’eccesso di debito.

Lan ha anche dichiarato che la Cina ha ancora ampio spazio per emettere nuovo debito, un aspetto cruciale per affrontare le sfide economiche. Molti analisti e investitori si aspettano che la Cina distribuisca ulteriori stimoli fiscali, stimando che potrebbero arrivare fino a 2.000 miliardi di yuan (oltre 280 miliardi di dollari) per risollevare la fiducia di famiglie e imprese. Dopo le misure già adottate, come il taglio dei tassi e l’allentamento delle normative sull’acquisto di abitazioni, è emersa la necessità di ulteriori azioni per assicurare la ripresa economica.

Uno dei problemi fondamentali che Pechino sta cercando di affrontare è la dipendenza del Paese dalle esportazioni, in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali. La debolezza dei consumi interni e la fragile fiducia di imprese e famiglie hanno messo in dubbio la possibilità che la Cina possa raggiungere il suo obiettivo di crescita del Pil di “circa il 5%” per il 2024, obiettivo che ora appare sempre più incerto.

Commenta