Dalla Banca centrale cinese arriva un’altra iniezione di liquidità a sostegno del sistema bancario del Paese. Stavolta l’intervento della People’s bank of China, arrivato nel corso della notte, vale 150 miliardi di yuan, pari a circa 23,4 miliardi di dollari. Il trasferimento di fondi è stato realizzato attraverso un’operazione di reverse repo (ovvero un accordo per acquistare titoli e poi rivederli a un prezzo maggiore ad una certa data).
Nei giorni scorsi la Banca centrale aveva già varato misure espansive, come il taglio dei tassi d’interesse.
Quanto alle Borse cinesi, che dopo il lunedì nero non hanno più chiuso sopra la parità, oggi riescono finalmente a portare a buon fine il tentativo di rimbalzo. Il listino di Shanghai ha chiuso le contrattazioni con un progresso del 5,34% (ma da giovedì scorso ha perso il 20%), mentre quello di Shenzhen ha guadagnato il 3,58 percento.
Ha inciso positivamente sui corsi azionari cinesi anche l’andamento spumeggiante di Wall Street, in forte rialzo dopo che il governatore della Federal Reserve di New York ha lasciato intendere che l’istituto centrale americano rinvierà l’aumento dei tassi d’interesse sul dollaro.