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Cina, l’epidemia costa l’1,5% del Pil. Invariati i tassi Fed

JP Morgan taglia le stime sulla crescita cinese, ma niente panico sui mercati anche grazie alla Fed – Piazza Affari al top da maggio 2018 – Bank of England decide oggi sui tassi in vista della Brexit – Nuovi ribassi del petrolio

Cina, l’epidemia costa l’1,5% del Pil. Invariati i tassi Fed

I danni sono enormi, ma l’economia globale, passato il momento dello sconcerto e della paura, prova a reagire, contando stavolta, a differenza di quanto accadde per la Sars, sulla disponibilità delle autorità cinesi, che hanno sposato la tesi della trasparenza. Ma, rispetto al 2003, le conseguenze della quarantena sui traffici rischiano di essere assai più gravi: JP Morgan ritiene che la crescita del Pil cinese non supererà nella prima parte dell’anno il 4,9%, contro il 6,1% di fine 2019, con pesanti riflessi per tutti, visto che “il peso della Cina sul valore dell’economia globale si è moltiplicato per tre in questi anni”.

Nelle prossime ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità pronuncerà la dichiarazione di emergenza globale. Il taglio delle stime della crescita e gli ultimi numeri sull’andamento della malattia (170 morti e 7.771 contagiati) hanno relegato in secondo piano gli altri appuntamenti: la Fed ha confermato in blocco la propria politica, con qualche tono colomba in più. Più incerta la posizione della Bank of England. A poche ore dalla riunione gli analisti non sono riusciti ad anticipare se prevarrà la scelta di un taglio prima della Brexit o meno.

IN ASIA FRENA ANCHE IL TECH, DOPO I CONTI VOLA TESLA

Ma a tener banco sono le perdite dell’Asia che, a poso a poco, emerge dalla vacanza forzata. Perde colpi il Nikkei di Tokyo (-1,7%), assieme all’Hang Seng di Hong Kong (-1,7%) e al Kospi di Seul (-1,5%).

Meno ampi i ribassi dei mercati azionari di Sidney (-0,4%) e di Giacarta (-0,3%). Restano chiuse per festività del nuovo anno le Borse della Cina, ma ha riaperto Taipei (-5%).

Nonostante l’ottima performance di Apple (+2,6%), a Wall Street, soffrono infatti i produttori di componenti hitech. Il costruttore giapponese di chip Advantest perde il 6%, Casio il 5%. A Hong Kong il fornitore di Apple, AAC, è in calo del 6%, Sunny Optical del 6%. Foxconn, prossimo partner di Fca nell’auto elettrica, che lavora molto con Apple, precipita a Taipei del 9%.

PIATTA WALL STREET, BENE MICROSOFT DOPO I CONTI

Ieri sera Wall Street ha chiuso sulla parità, in una seduta quasi per nulla influenzata dalle comunicazioni della Federal Reserve: Dow Jones -0,04%, Nasdaq -0,09%, S&P 500 +0,06%.

Prosegue la campagna delle trimestrali. Da segnalare il volo di Tesla: +11,62% dopo i conti. Nell’after hours, in forte ascesa anche Microsoft (+4,14%).

Il governatore Jerome Powell ha ribadito che il quadro economico è buono, con crescita “moderata” ed inflazione quasi inesistente. Nel corso della conferenza stampa, il numero uno della Banca centrale degli Stati Uniti ha dichiarato che in futuro potrebbe essere cambiato l’approccio strategico nel contrasto alla bassa inflazione.

Le obbligazioni salgono, con il Treasury Note a dieci anni sui minimi degli ultimi tre mesi a 1,56% (- 2 punti base). Oro a 1,579 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,2%, dal +0,6% di ieri in chiusura.

NUOVI RIBASSI PER IL PETROLIO: -12% A GENNAIO

Petrolio Brent in ribasso dell’1%, a 59,3 dollari il barile, anche per effetto delle indicazioni arrivate dalle scorte strategiche degli Stati Uniti. Il greggio di riferimento per gli Stati Uniti, il WTI, perde l’1,2%, settima seduta in calo nelle ultime otto: su questi livelli di prezzo, gennaio si chiuderebbe con un calo di circa il 12%, peggior mese da maggio.

CRESCE LA FIDUCIA: PIAZZA AFFARI AL TOP DA MAGGIO 2018

I listini europei ieri hanno rallentato il passo nel pomeriggio, in attesa della Fed e delle novità dalla Cina.

In questo quadro, spicca il volo di Milano: +0,57%, a 24.157 punti, dopo aver toccato un massimo a 24.198 punti, una vetta mai più sfiorata dal maggio 2018 (24.197).

La fiducia dei consumatori a dicembre è cresciuta per il terzo mese consecutivo a 111,8 punti, dai 110,8 precedenti e meglio delle stime (110,5).

Parigi avanza dello 0,3% nonostante la battura d’arresto di Lvmh (-0,5%). La crescita organica dei ricavi registrata dal colosso del lusso francese nel 2019, pari all’8%, è stata inferiore all’8,7% atteso dagli analisti. Lvmh ha dovuto scontare “la difficile situazione a Hong Kong nella seconda metà del 2019” e i timori per l’effetto dell’epidemia sul turismo.

Frena nel finale Francoforte (+0,1%), galvanizzata in avvio dai dati sulla fiducia dei consumatori tedeschi, salita a sorpresa a 9,9 punti, da 9,7, meglio delle attese.

A MADRID VOLA IL BANCO DE SANTANDER

La piazza più tonica è Madrid (+0,68%), trainata dall’exploit del Banco de Santander (+3%), che ha dato la carica al settore del credito.

Continua la stagione di grazia del debito italiano, fiorita dopo il voto in Emilia-Romagna.

Il rendimento del Btp decennale è sceso sotto l’1%, avvicinandosi al minimo storico, in area 0,80%. Spread in contrazione a 135 punti base, sui minimi da novembre. Secondo Pimco, leader mondiale del settore, potrebbe arrivare a 100 punti base grazie al recupero di credibilità del Governo.

I Bot a 6 mesi sono stati assegnati al minimo dall’aprile 2018. Oggi si terrà l’asta dei titoli a medio-lungo. Il Bund decennale tratta a -0,37%.

LEONARDO VOLA FOPO LO SHOPPING IN SVIZZERA

Banche sotto i massimi a fine seduta, nonostante lo spread sotto quota 140 punti. Vendite su Mediobanca (-0,75%), su cui pesa la possibile uscita dall’azionariato di Banca Mediolanum, a sua volta in rialzo assieme agli altri Big del gestito.

La nota più lieta riguarda Leonardo (+3,4%), premiata dopo l’acquisizione della società elicotteristica svizzera Kopter, che rafforza la sua leadership nel settore. Bene anche Pirelli (+2,57%) e Prysmian (+1,4%).

Guizzo di Telecom Italia (+2,3%) dopo la recente serie di ribassi.

Atlantia (+0,5%) consolida il recupero della vigilia: le dichiarazioni del viceministro ai Trasporti, il 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, hanno alimentato le attese di un compromesso con il governo che possa evitare la revoca della concessione autostradale.

RONALDO/LAPO, ACCOPPIATAB RECORD

Cir +8,08%. Equita ha alzato la raccomandazione a buy.

Bene anche De Longhi (+7,21), promossa a sua volta a buy da Kepler Cheuvreux. Sull’Aim Italia non ha fatto prezzo Italia Independent: +49,71% teorico dopo l’accordo globale esclusivo della durata di cinque anni per la creazione di collezioni eyewear sotto il brand CR7.

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