Molte città cinesi hanno annunciato che introdurranno nuovi regolamenti locali atti a raffreddare il mercato immobiliare della Repubblica popolare, in questo momento caratterizzato da prezzi altissimi. Le nuove misure seguono la presa di posizione del Governo centrale che da tempo ha deciso di mettere freno a una situazione che sta diventando esplosiva, finora con scarsi risultati. Dopo l’esempio di Pechino e Shanghai, una serie di comuni ha deciso di individuare piani tagliati su misura per il territorio. La maggior parte delle municipalità ha deciso che fisserà un tetto sotto la soglia della media del reddito disponibile. Tra le misure applicate, e ampiamente dibattute il sede nazionale, potranno esserci una tassa del 20% sulla rivendita della casa, tasse locali moltiplicate per il secondo o terzo immobile e più alti tassi d’interessse sui mutui. Non tutti, però sono convinti che tali misure avranno effetto.
“Se si adotta la tassa del 20% sulla rivendita della casa, molti risparmiatori si precipiteranno sul mercato delle nuove case. E i prezzi dei nuovi immobili andranno alle stelle” afferma Tu Tengjing, consulente imobiliare. Finora, annunci e promesse di raffreddare il mercato hanno portato l’effetto di accelerare i deal prima dell’entrata in vigore delle nuove regole. Secondo il China Real Estate Index System, i prezzi delle case sono cresciuti del 2,81% da febbraio, con un incremento anno su anno pari al 18,06% a marzo.
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