In Cina, dai tempi della famosa apertura di Deng al mercato, sono andate creandosi milioni di imprese private, grandi e piccole, ma c’era un settore dell’economia che era rimasto saldamente ancorato al socialismo reale: quello bancario. Tutte le banche erano di proprietà del governo centrale o dei governi locali. Ma adesso le cose stanno cambiando: un esemplare di banca privata ha aperto i battenti.
Ha iniziato le operazioni domenica, anche se per ora in via sperimentale: la Shenzhen Qianhai Weizhong Bank, conosciuta anche come Webank, ha invitato, per le prove generali della sua operatività, un certo numero di potenziali clienti, che comprendono i suoi azionisti, i dipendenti della banca e alcuni clienti attentamente selezionati.
Fra gli azionisti c’è il ‘gigante Internet’ Tencent Holdings, che ha la quota maggiore, un 30% delle azioni. La banca ha un capitale versato di 4 miliardi di yuan (420 milioni di euro) e ha come target i prestiti personali e i prestiti alle piccole e medie imprese.
