La Banca Mondiale ha tagliato le proprie stime di crescita sull’economia cinese spiegando che “le misure prese per contenere il debito dei governi locali, per controllare le banche ombra e per contrastare le capacità in eccesso, la forte domanda energetica e l’elevato inquinamento, ridurranno gli investimenti e la produzione manifatturiera”.
Secondo la World Bank, il PIL della Cina si espanderà quest’anno del 7,4% in misura inferiore a quanto stimato in precedenza (+7,6%) e contro il +7,5% atteso dal governo cinese. Nel 2015 il Prodotto Interno Lordo di Pechino crescerà del 7,2% invece che del 7,5% come previsto precedentemente.
La tensione resta alta ad Hong Kong dove il clima si fa sempre più incandescente con le proteste in piazza degli studenti che non accennano a fermarsi e puntano a garantire alla Provincia autonoma una maggiore autonomia dal governo fortemente centralizzato di Pechino.