Italia e Cina hanno firmato un memorandum che impegna i due paesi a istituire un comitato sino-italiano per favorire la cooperazione in materia di commercio e di investimenti.
Il memorandum è stato siglato dal ministro cinese del Commercio Gao Hucheng e dal ministro italiano dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato durante il “Forum sino-italiano per un nuovo modello di cooperazione economica e commerciale”, tenutosi a Beijing.
Il comitato, che – ha detto il ministro Zanonato – fungerà come intermediario per le aziende di ambo le parti, è visto come un importante strumento per promuovere le relazioni economiche bilaterali e aprire nuove opportunità commerciali tanto nel mercato cinese quanto in quello italiano.
Il comitato si riunirà uno o due volte l’anno, in Cina o in Italia, preferibilmente in occasione delle visite di un presidente o di un ministro. Il primo incontro è fissato per questo aprile, durante la visita di Enrico Letta a Beijing. In quell’occasione saranno firmati una serie di accordi finalizzati a monitorare l’evoluzione del processo di cooperazione economica.
L’ambasciatore italiano in Cina Alberto Bradanini intervenendo al Forum ha dichiarato: “Negli ultimi anni la cooperazione economica sino-italiana ha privilegiato quattro settori: urbanizzazione sostenibile, protezione ambientale, sanità e agricoltura. Se la Cina, da un lato, ha una domanda in vertiginosa crescita, l’Italia, dall’altro, dispone di industriali e di imprenditori ansiosi di condividere con i colleghi cinesi cultura gestionale e abilità imprenditoriali”.
A sua volta, Wang Shouwen, vice ministro del Commercio, ha affermato che “italiani e cinesi hanno bisogno di scoprire il reale potenziale del commercio bilaterale espandendo il volume degli scambi commerciali”.
“La Cina – ha aggiunto – è pronta a importare più tecnologia e più servizi dall’Italia. Cercheremo inoltre d’indirizzare gli investimenti italiani verso i settori dell’agricoltura, dei servizi e delle industrie strategiche emergenti”. “In cambio” ha concluso “ci aspettiamo da parte dell’Italia maggiori facilitazioni sui visti e sui permessi di soggiorno”.