Torna a crescere la manifattura cinese. Dopo un black-out durato tre mesi, l’indice Pmi (purchasing managers index) di Pechino fa segnare ad ottobre una risalita di oltre un punto rispetto a settembre, passando da 49,9 a 51,1, il livello più alto raggiunto negli ultimi cinque mesi. Per la prima volta dallo scorso luglio, inoltre, il valore si affaccia nuovamente sopra quota 50 punti, la soglia che marca il passaggio dalla recessione alla crescita.
I dati sono relativi alla stima flash a cura di Hsbc. Il dato di ottobre sarà rivisto il primo novembre quando sarà pubblicato l’indice definitivo di Hsbc, che confronta i pareri dei responsabili agli acquisti di 420 aziende di produzione in Cina.
La forte domanda interna sembra dunque ridare ossigeno all’economia cinese, che sembra avere al suo interno gli anticorpi giusti per resistere alle pressioni sui mercati internazionali. Gli ultimi dati, che hanno trascinato al rialzo le Borse europee in apertura, potrebbero potrebbero rassicurare quegli investitori che nelle ultime settimane erano pronti a scommettere su una violenta battuta d’arresto per la crescita della seconda economia mondiale.
