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Cina, il Pil rallenta: +7,5% nel secondo trimestre

Da un tasso del +7,7% nel primo trimestre 2013 su base annua (e dal 7,8% per l’intero 2012) siamo passati a un +7,5% nel secondo – Gli investimenti continuano a essere la componente più dinamica della domanda, con un aumento del 20% anno su anno.

Cina, il Pil rallenta: +7,5% nel secondo trimestre

Questa mattina l’Istat cinese ha comunicato i dati sulla crescita del Pil, che ha rallentato ma non troppo: da un tasso del +7,7% nel primo trimestre 2013 su base annua (e dal 7,8% per l’intero 2012) siamo passati a un +7,5% nel secondo. Come si vede il rallentamento è modesto ed è anche auspicabile, perché, dopo anni e anni di crescita a due cifre l’economia cinese rischiava il surriscaldamento. Il rallentamento in corso costituisce quindi la premessa per una crescita più sostenibile.

Gli investimenti continuano a essere la componente più dinamica della domanda, con un aumento del 20% anno su anno. Il rallentamento è principalmente dovuto a una politica monetaria più prudente, che mira ad evitare gli eccessi creditizi. I problemi di mercato monetario che avevano portato ad un’impennata dei tassi a breve la settimana scorsa erano probabilmente dovuti a un’errata lettura dei dati sul credito, legata a una cesura contabile nel calcolo di un particolare segmento di prestiti. Ma l’intenzione delle autorità monetarie rimane quella di metter le briglie a un sistema bancario ombra che fomenta espansioni del credito oltre i limiti prudenziali e minaccia bolle speculative.


Allegati: China Daily

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