Vi sono molti dissapori in corso fra Cina e Giappone, alcuni potenzialmente pericolosi, come la disputa su alcune isolette nel Mar della Cina, oltre a piaghe di lungo periodo, che risalgono a invasioni, massacri e occupazioni di territori cinesi ai tempi del militarismo giapponese. Ma fortunatamente vi sono anche fortissimi legami commerciali. Secondo le statistiche dell’OMC (WTO) la Cina, dal 2007 e per sette anni consecutivi è stata il principale partner commerciale del Giappone.
Per esempio, nel 2013 il Giappone ha importato dalla Cina merci per 181 miliardi di dollari; al secondo posto vi è l’Unione Europea con 78 e al terzo gli Usa con 72. E la storia non è molto diversa per quanto riguarda l’export del Giappone: se al primo posto ci sono gli Stati Uniti (134 miliardi di dollari), la Cina è seconda (129), seguita dall’Unione Europea (72).
Sommando export e import (interscambio) la Cina è di gran lunga al primo posto. E ciò malgrado l’import cinese dal Giappone sia diminuito nel 2013, a causa degli attriti politici che hanno innescato un informale boicottaggio da parte dei consumatori cinesi.
In termini di realpolitik, tuttavia, i legami commerciali sono talmente forti che è difficile pensare che le dispute fra i due paesi possano portare a vere e proprie rotture.