Che la Cina nel 2012 non riporterà gli stessi risultati dello scorso anno si sapeva già. Ma ci si aspettava un valore leggermente migliore. Nel primo trimestre, il Pil del gigante asiatico è cresciuto, anno su anno, dell’8,1,%: il valore più basso degli ultimi 3 anni e il quinto trimestre consecutivo di rallentamento. Gli analisti si attendevano una crescita di almeno l’8,3%, considerando che negli ultimi tre mesi del 2011 era aumentato, sempre su base annua, dell’8,9%. Lo ha dichiarato questa mattina il Governo di Pechino aggiungendo che rispetto al trimestre precedente l’aumento è stato dell’1,8%, meglio delle attese che stimavano che si attendevano un +1,6%.
Causa principale della contrazione del Pil cinese è il rallentamento nelle esportazioni, dovuto alla flessione della domanda globale. A pesare sui conti però è stato anche l’indebolimento del mercato immobiliare, che finora è stato uno dei settori che ha maggiormente trainato la crescita.
Pechino ha pubblicato anche altri importanti dati macro. Per quanto riguarda la produzione industriale, a marzo 2012 ha registrato un aumento dell’11,9% su anno, meglio delle attese (+11,5%). Anche le vendite al dettaglio del mese scorso sono cresciute più delle attese dell’15,2%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Per il 2012 sia la Banca Mondiale sia il Fondo monetario internazionale hanno tagliato le loro stime sul rialzo del Pil e prevedono una crescita dell’8,2%.