Aumentano le vittime dell’epidemia che ha colpito la Cina. Ma non il panico. A differenza di quel che avvenne in occasione della Sars, nel 2003, le autorità cinesi stanno reagendo con efficienza e rapidità all’emergenza. E i mercati asiatici, dopo lo sbandamento iniziale, rispondono.
La Borsa di Shanghai, dopo un calo iniziale dell’1,4%, ha più che dimezzato stamane la perdita, a -0,5%. L’indice Asia Pacific sale di mezzo punto circa. Ancora più robusta la risposta dei principali listini della regione: l’indice Hang Seng di Hong Kong sale dell’1,1%, dopo aver chiuso ieri in perdita di quasi il 3%. L’indice giapponese Nikkei 225 avanza dello 0,7%.
Il Kospi della Corea del Sud guadagna lo 0,7% dopo che la Banca centrale ha dichiarato che l’economia del paese è cresciuta dell’1,2%, l’espansione più rapida dal terzo trimestre del 2017. L’Australia, una delle mete preferite dai turisti cinesi per le feste dell’anno Lunare, segna addirittura un nuovo record.
SOFFRONO AEREI E CROCIERE, DEBOLE IL LUSSO
L’effetto della crisi, almeno per ora, è stato limitato ad alcuni settori: perde colpi l’indice delle compagnie aeree (-2,8% a Wall Street), così come le crociere (Carnival -2,3%) e le case da gioco di Macau. Ma i più tendono a considerare l’emergenza come un’opportunità da sfruttare per buoni acquisti, forti del precedente del rimbalzo che si verificò nel 2003.
Ieri sera Wall Street ha terminato in calo con i tre indici principali, intimorita dalla segnalazione del primo caso di contagio nel paese: S&P 500 -0,26%, Nasdaq -0,19% grazie anche alla spinta di Tesla (+7,2% dopo aver superato la soglia di 800 dollari).
NUOVO RINVIO PER BOEING, BENE NETFLIX. VOLA IBM
Ha sofferto di più il Dow Jones (-0,52%), zavorrato dal calo di Boeing (-3,3% dopo aver annunciato un nuovo rinvio, stavolta a giugno, della ripresa dei voli del Maxi 737).
Buone nuove in arrivo dalle trimestrali. Avanza Intel (+1,6%), esplode Ibm (+4,4% sull’onda della crescita dei servizi sul cloud). Netflix +2,2% nel dopo Borsa: gli abbonati sono saliti di 8,76 milioni, sopra le attese degli analisti ma in calo dello 0,9% sull’anno precedente.
Il dollaro stamane è quasi invariato: cross con il dollaro a 1,109.
L’oro passa di mano sui livelli di ieri, a 1.550 dollari.
In discesa dello 0,4% i prezzi del petrolio: secondo Goldman Sachs il calo dei consumi provocato dall’epidemia compenserà ampiamente lo stop alla produzione in Libia.
FUTURE EUROPEI IN CRESCITA, ANCHE MILANO IN RECUPERO
I future sull’indice Eurostoxx anticipano un avvio positivo.
Si prevede qualche tensione sul Btp (decennale a 1,37%), in seguito alle indiscrezioni secondo cui Luigi di Maio sarebbe pronto a dimettersi da responsabile del M5S prima delle elezioni in Emilia Romagna.
Oltre all’epidemia, a frenare ieri i listini, nonostante i proclami lanciati da Donald Trump a Davos, hanno contribuito i timori sul rallentamento della congiuntura espressi dall’Outlook del Fondo Monetario, nonché la notizia che, per la prima volta dal 2013, in Eurolandia risulta in calo la richiesta di nuovi prestiti alle banche da parte delle imprese. Il motore del credito funziona a pieno regime solo sul fronte dei mutui, sostenuto dai bassi tassi, ma l’economia, nonostante i segnali confortanti in arrivo dallo Zew, viaggia ancora a bassi regimi. Sarà questo uno dei temi-chiave del direttorio della Bce di domani.
RISCHIO DAZI USA ANCHE PER L’ITALIA
Piazza Affari ha chiuso in calo dello 0,65%, dimezzando le perdite dalla mattinata, fermandosi a quota 23.845.
Il segretario al Tesoro Usa Stephen Mnuchin ha allertato l’Italia e la Gran Bretagna: se inseriranno la tassa contro i giganti del Web, dovranno fronteggiare l’imposizione di nuove tariffe da parte degli Usa.
LVMH DIMEZZA LE PERDITE, LO ZEW RILANCIA FRANCOFORTE
Copione simile a Parigi (-0,54%): Lvmh, l’ammiraglia del lusso, dimezza nel finale le perdite all’1,12%, Kering -2,07%. Ribassi nell’ordine di mezzo punto percentuale anche a Madrid e a Londra.
Stabile Francoforte, che ha azzerato la perdita iniziale di circa un punto dopo la pubblicazione dell’indice Zew che ha ampiamente confermato i segnali di miglioramento della congiuntura d’oltre Reno. Il dato relativo alle aspettative sull’andamento dell’economia tedesca si è posizionato ai massimi dal 2015, a quota 10,7. Se l’indice ottiene un punteggio superiore a zero vuol dire che gli intervistati sono complessivamente ottimisti sul futuro dell’economia tedesca; se l’indice è inferiore a zero vuol dire che sono invece pessimisti.
Lo Zew ha rilanciato le banche. Deutsche Bank ha chiuso a+1,5% dal -2% iniziale.
Musica diversa per Ubs (-4,5% a Zurigo). L’istituto ha raddoppiato gli utili, ma la performane non è stata sufficiente per centrare l’obiettivo.
SPREAD IN RIPRESA IN ATTESA DEL VOTO
Giornata negativa per gli asset italiani, con spread in allargamento da 162 a 166 punti e Piazza Affari in maglia nera, senza apparenti motivi se non l’incombere delle elezioni in Emilia Romagna.
Il bund decennale tedesco tratta a -0,22% di rendimento, Btp in chiusura a 1,36%, +3 punti base.
CORSA A MPS IN VISTA DEL VERDETTO UE
Sotto tiro anche in Piazza Affari i titoli del lusso, nella prospettiva di un calo della domanda asiatica. Moncler perde il 2,2%, Salvatore Ferragamo-0,77%. Reazioni più accentuate per i titoli meno liquidi: Brunello Cucinelli -4,05%, anche se ha un’esposizione all’Asia inferiore ai concorrenti.
L’effetto epidemia ha colpito anche Autogrill (-2,85%), penalizzata per il timore di un calo dei viaggi dei turisti.
Fra i bancari strappa Mps con un balzo del 9,4%, tornando sui livelli di inizio ottobre 2018. La banca ha collocato un bond senior preferred “long” a 5 anni da 750 milioni di euro, per il quale gli ordini hanno superato gli 1,35 mld euro. Il rally è legato all’attesa per la decisione Ue sul piano di de-risking del Tesoro che potrebbe arrivare il 7 febbraio in coincidenza con i conti dell’istituto e riguardare 11-12 miliardi di crediti deteriorati.
TONONI PRESIDENTE IN BANCO BPM (+2,4%)
Bene altri titoli del comparto: Banco Bpm (+2,38%) ha annunciato che il Cda proporrà l’ex presidente di Cdp e Montepaschi Massimo Tononi come nuovo presidente dell’istituto. Bper +1,27%.
Nexi -1,6%: Moody’s cambia l’outlook a stabile da positivo.
Deboli gli industriali: Cnh -2,45%, Prysmian -2,24%. Ferrari lascia sul terreno l’1,4%.
FRANA DE LONGHI. MEDIOBANCA PUNISCE SAFILO
Tra le mid-cap, giù del 3,56% De Longhi: Banca Akros ha abbassato il giudizio a reduce.
Safilo -3%: Mediobanca ha tagliato la raccomandazione da neutral a underperform.
Sul resto del listino, forti acquisti su Trevi Finanziaria (+24,2%), dopo che la Corte d’Appello di Bologna ha omologato l’accordo di ristrutturazione già respinto in Tribunale.