I segnali d’allarme non mancano. La Commissione Europea rivede al ribasso le stime sull’economia. Secondo l’Ocse, la disoccupazione nei Paesi più sviluppati salirà in media al 9,4% quest’anno, dal 5,3% dello scorso ed in Italia si arriverà al 12,4%. La pandemia, intanto, non si ferma: gli Stati Uniti hanno registrato 55 mila nuovi casi, il premier brasiliano Bolsonaro, implacabile negazionista, è per ora l’ultimo contagiato illustre. Di fronte a questi dati il Toro vacilla ma non s’arrende. A partire dalla Cina ove, per la prima volta dall’11 giugno, quando è scoppiato il focolaio al mercato di Xinfadi, non si è registrato alcun nuovo caso.
SHANGHAI ACCELERA, NASDAQ IN ROSSO
Le borse della Cina si riprendono dopo un avvio cauto, l’indice Shanghai Composite sale dello 0,7% a 3.370 punti, massimi degli ultimi due anni e mezzo.
Anche l’Hang Seng di Hong Kong (+0,3%) ha invertito la rotta. In avvio di seduta, la Borsa della ex colonia inglese era stata frenata dalle indiscrezioni su un piano della Casa Bianca che punta a colpire le grandi banche attive nella città stato, limitandone l’acquisto di dollari. Il colosso finanziario anglo cinese HSBC, che genera a Hong Kong circa due terzi dei suoi utili, è in calo del 2,5%.
In lieve calo il Nikkei di Tokyo, sulla parità il Kospi di Seul, in rialzo dell’1,1% il Jakarta Composite ed in calo dello 0,6% l’S&P ASX200 di Sidney.
Complice la pandemia, ieri il Nasdaq ha interrotto la striscia positiva (-0,86%). Peggio il Dow Jones (-1,5%) e l’S&P (-1,08%).
PETROLIO PIATTO, IL LINGOTTO A 1.800 DOLLARI
S’impenna Novavax (+31,8%) dopo che l’azienda pharma è stata inserita nei piani anti-Covid dell’amministrazione. Walmart avanza del 6,8% dopo l’annuncio del varo di un progetto fedeltà per i clienti sul modello di Amazon.
Un lieve ascesa i futures sulle Borse Usa. Il petrolio Brent è piatto a 43 dollari il barile. Poco mosso stamane anche l’oro, che con il rialzo di ieri, è sempre più vicino a quota 1.800 dollari l’oncia.
LAGARDE: LA BCE SI TINGERÀ DI VERDE, OGGI PARLA MERKEL
Christine Lagarde, in un’’intervista rilasciata al Financial Times, annuncia l’agenda della Bce, alla vigilia di una fase critica per il rilancio dell’Europa, Al centro dell’azione della banca ci saranno i temi dell’ambiente e del cambiamento climatico: tutte le opzioni saranno valutate, anche il piano di acquisto titoli da 2800 miliardi di euro, potrebbe essere messo al servizio del raggiungimento degli obiettivi Green.
La cancelliera tedesca Angela Merkel parlerà oggi al Parlamento Europeo per l’apertura del semestre di presidenza tedesco dell’Ue, quindi incontrerà i presidenti di Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo per parlare dei negoziati sul Recovery Fund.
SANCHEZ: LA SPAGNA NON USERÀ IL MES
Intanto oggi Giuseppe Conte, reduce da Lisbona, si reca in visita a Madrid. Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera che il suo Paese non userà il Mes e lancia un “patto Italia-Spagna per la svolta della Ue”.
ITALIA: PIL -11,2%, IN GERMANIA L’INDUSTRIA NON DECOLLA
Le Borse europee hanno frenato alla vigilia di confronti cruciali per il Recovery Fund. A tarpare le ali dell’ottimismo sono stati i dati in arrivo dall’economia reale che hanno gelato la speranza in un recupero a V del vecchio Continente. Per la Zona euro, la Commissione Europea si aspetta un calo del Pil dell’8,7% (contro la stima precedente di -7,7%). Per l’Italia il calo 2020 salirà dell’11,2%, contro il 9,5% già stimato. Un’azienda italiana su tre resta a rischio chiusura a causa del Covid, e sei su dieci se si parla di alberghi, ristoranti e aziende dello sport, cultura e intrattenimento.
Più lento anche il recupero 2021: +6,1% contro 6,5%. Intanto l’industria tedesca, il motore d’Europa, stenta a tornare a pieno regime: in maggio la produzione è salita del 7,8% mese su mese, dal -17,5% di aprile. Ma il consensus si aspettava +10%.
MILANO -0,10%. ASSE TRA DEUTSCHE BANK E GOOGLE
Milano ha limitato i danni: – 0,10%, a 20.012.88 punti, un soffio sopra la soglia psicologica dei 20 mila punti.
Assai peggio fanno gli altri mercati europei, condizionati frenati dall’avvio fiacco delle Borse Usa: Francoforte lascia sul terreno lo 0,92%, Da segnalare l’accordo tra Deutsche Bank e Google per sviluppare nuovi servizi finanziari. Bayer -5,9% dopo che un giudice Usa ha contestato l’accordo sul diserbante cancerogeno, il Roundup.
Parigi -0,74%. Sodexo cede il 5,9% dopo aver previsto che le vendite del quarto trimestre e del primo semestre subiranno un calo maggiore del previsto a causa dell’impatto del coronavirus.
Fanno peggio Madrid (-1,44%) e Londra (-1,55%).
BTP FUTURA, RACCOLTA OLTRE I 4 MILIARDI
Tornano in positivo in chiusura i Btp al termine di una seduta dai volumi estivi. Il Btp decennale tratta a 1,21%, spread a 168 punti grosso modo ai livelli di marzo prima dello scoppio della pandemia. A conferma della stabilità dell’Eurozona basti dire che Cipro ha raccolto martedì 5 miliardi con un’offerta di titoli a 4 e vent’anni. Rallenta, come previsto, la raccolta di Btp Futura: 1,68 miliardi che portano a 4,05 miliardi il totale dei primi due giorni.
Il 10 luglio il Tesoro offrirà 10 miliardi tra Bot annuali e flessibili.
CITIGROUP DÀ LA CARICA A SNAM, ENI RECUPERA
In evidenza sul listino di Piazza Affari le utilities sostenute da un report di Citigroup. Promosse Italgas e Snam che salgono di oltre un punto percentuale. Bene anche Enel.
Eni (+0,15%) ha recuperato i cali iniziali innescati dalla revisione dello scenario (compreso un possibile taglio del dividendo) e la stima di svalutazioni annunciati alla vigilia. Banca Imi ha confermato il rating buy e il prezzo obiettivo a 11,2 euro.
In calo invece Saipem (-2,03%) e Tenaris (-1,73%).
MONCLER (+1,9%) METTE GLI OCCHIALI
Brillante Moncler (+1,93% a 34,82 euro): Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 37,5 euro, dopo che la società e Marcolin Group hanno rinnovato in via anticipata l’accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole, montature da vista e maschere da sci.
DIASORIN LANCIA UN TEST SULL’INFLUENZA
Torna a brillare la stella di Diasorin (+2%) dopo il lancio del nuovo test Simplexa contro l’influenza che si potrà eseguire insieme con quello per il Covid. Gli analisti di Equita riprendono un articolo del Financial Times secondo il quale alcuni studi avrebbero provato che la vitamina D potrebbe rappresentare una potenziale difesa contro il coronavirus e ricordano che i test sulla vitamina D hanno rappresentato il 15% del fatturato Diasorin nel 2019.
DISCO ROSSO DEL GOVERNO AI GIAPPONESI IN MOLMED
Da segnalare Molmed: -2,9%, recuperando dopo il tonfo iniziale. Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’utilizzo del golden power in relazione all’operazione di acquisizione da parte della giapponese AGC.
TIM -3%, OPEN FIBER APRE LE PORTE A ILIAD
Telecom Italia perde il 3%, tra i peggiori titoli del listino principale, dopo che Iliad ha annunciato un accordo con Open Fiber per entrare nella rete fissa in Italia.
L’ANTITRUST UE RINVIA FCA/PSA A NOVEMBRE
Nell’automotive spicca Brembo in progresso del 2,7%. Fca (+0,4%) si comporta meglio del mercato mentre le autorità Antitrust Ue hanno esteso fino al 13 novembre le indagini sulla proposta di fusione con Psa
Resta debole il comparto bancario pur recuperando parte delle perdite viste in avvio dopo la buona prestazione della vigilia. Al secondo giorno dell’avvio dell’Ops lanciata da Intesa (-0,2%), Ubi perde l’1,2% circa ma si mantiene sopra la valorizzazione che scaturisce dal concambio azionario proposto dalla banca guidata da Carlo Messina.
D’Amico in forte rialzo di quasi l’8% dopo aver annunciato di aver venduto due navi per 12,95 milioni ciascuna.
FT: ‘NDRANGHETA RICICLA IN BOND, “VITTIMA” BANCA GENERALI
Un fulmine a ciel sereno investe Banca Generali coinvolta suo malgrado in un sofisticato caso di riciclaggio rivelato dal Financial Times che ricostruisce i passaggi di un’operazione finanziaria che ha permesso alla ‘ndrangheta di riciclare oltre un miliardo di euro tra il 2015 ed il 2019 attraverso un bond confezionato da una banca di investimenti svizzera. Il prodotto, certificato da E&Y, si basava sulla cessione di crediti vantati verso la pubblica amministrazione. Una normale operazione di factoring, su fatture che le aziende vendono alle banche per avere subito i soldi invece che attendere mesi (o anni) per incassare, è finita nel mirino delle autorità perché nel pacchetto figurava un credito (400 mila euro) di una società poi indagata per attività mafiosa. Banca Generali, peraltro, non aveva alcun modo per verificare le singole voci del pacchetto di “note”.