Il settore dei servizi rallenta in Cina, archiviando il mese di settembre con il tasso di crescita più debole degli ultimi otto mesi. L’indice Pmi ufficiale non manifatturiero pubblicato questa mattina è pari a 54 punti, in discesa rispetto ai 54,4 di agosto.
Pur restando sopra la soglia dei 50 punti, che marca il confine fra crescita e contrazione, per alcuni analisti il dato conferma i timori di chi sostiene che le autorità di Pechino non stiano facendo abbastanza per sostenere la crescita economica del Paese. Significativo il fatto che l’indice complessivo degli ordini scenda a 49,5 punti, indebolito dal rallentamento dell’attività immobiliare.
Il primo ottobre Hsbc aveva pubblicato la lettura finale dell’indice Pmi di settembre relativo al settore della manifattura, che era risultato pari a 50,2 punti, invariato rispetto ad agosto ma di tre decimi inferiore alle stime (50,5).
Tra le singole componenti, positiva la dinamica della voce sui nuovi ordini alle esportazioni – al massimo da quattro anni e mezzo –, mentre continua a mostrare debolezza il mercato del lavoro.