Non si ferma la folle corsa immobiliare cinese. I prezzi delle nuove case, ad agosto, hanno raggiunto i livelli massimi dell’anno, mettendo a dura prova gli sforzi del governo per raffreddare il mercato e contemporaneamente supportare uno dei più robusti settori dell’economia.
I costi per nuove abitazioni sono cresciuti in 69 delle 70 più grandi città cinesi. Le tre principali – Pechino, Shanghai e Shenzen – hanno visto i prezzi salire del 15-19% rispetto all’anno scorso, ben oltre la media nazionale dell’8,3%, stando ai dati dell’Ufficio di statistica della Repubblica popolare.
A fine agosto, China Economic Weekly aveva calcolato che se si vendessero tutti i terreni della capitale cinese, si guadagnerebbero quasi 22 mila miliardi di dollari, quando l’intero Pil americano vale 16 mila miliardi.
Il governo centrale sta cercando di frenare la corsa da circa 4 anni, ma è consapevole che una eccessiva regolamentazione potrebbe far deragliare l’economia che ora si sta riprendendo dopo un lungo rallentamento. Le disparità nel mercato continuano a essere un problema, con le vendite dei terreni a Pechino e Shanghai che hanno segnato nuovi prezzi record il mese scorso, mentre le piccole città continuano a soffrire. Secondo gli analisti, la Repubblica popolare non introdurrà cambiamenti traumatici nell’immediato futuro.