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Cina: a sorpresa diminuiscono le riserve valutarie

Per la prima volta in più di 10 anni le riserve valutarie cinesi sono diminuite da trimestre a trimestre: si tratta di una riduzione ‘vera’, che esprime cambiamenti negli afflussi/deflussi di parte corrente o dei movimenti di capitale.

Cina: a sorpresa diminuiscono le riserve valutarie

Per la prima volta in più di 10 anni le riserve valutarie cinesi sono diminuite da trimestre a trimestre, dal terzo al quarto del 2011. Questa diminuzione non è dovuta a questioni di valutazione (per esempio, una riduzione del valore di mercato degli strumenti finanziari in cui sono investite), dato che le riserve sono valutate, quando si tratti di titoli, al costo o al valore facciale. Si tratta di una riduzione ‘vera’, che esprime cambiamenti negli afflussi/deflussi di parte corrente o dei movimenti di capitale.

Certamente, la bilancia commerciale cinese continua a essere in surplus (a differenza di quella giapponese che ha consciuto nel 2011, per la prima volta da molti anni, il segno meno del deficit) ma questo surplus è diminuito. La diminuzione di un avanzo, tuttavia, non basta a spiegare la riduzione delle riserve. È necessario anche un deflusso netto di capitali, abbastanza elevato da più che compensare il ridotto avanzo corrente. In un contesto di restrizioni ai movimenti di capitale, è poco probabile che questo deflusso sia dovuto a investimenti esteri da parte dei cinesi, il cui risparmio continua a essere recintato all’interno del paese. Probabilmente si tratta invece di vendite di attività cinesi detenute da stranieri, che hanno bisogno di rimpatriare fondi data la prudenza delle banche occidentali nel concedere prestiti.

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