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Cile, il 35enne Boric è presidente: vittoria storica della sinistra

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Gabriel Boric è il nuovo presidente del Cile. Il socialdemocratico 35enne ha sconfitto al ballottaggio il rivale José Antonio Kast, candidato dell’ultra-destra che al primo turno aveva ottenuto la maggioranza, diventando il più giovane presidente che il Paese abbia mai avuto, ma anche il più votato, dato che il suo successo è arrivato nell’ambito delle elezioni più partecipate di sempre, durante le quali l’affluenza ha superato il 56%, con oltre otto milioni di votanti.

Al ballottaggio tenutosi domenica 19 dicembre, a cui non hanno avuto accesso le due forze politiche che hanno governato il Cile negli ultimi 30 anni, il leader della coalizione di sinistra Pacto Apruebo Dignidad ha ottenuto il 55,8% dei voti, contro il 44,2% di Kast. Al primo turno dello scorso 21 novembre, il numero uno del Partido Republicano de Chile, sostenitore di Pinochet, aveva raggiunto il 27,9 per cento dei voti, promettendo di restaurare l’ordine nel Paese sudamericano. Boric si era invece fermato al 25,8%. 

Secondo gli analisti, la vittoria di Boric è stata possibile proprio grazie all’elevata (per il Paese) affluenza alle urne, con i cittadini che sono stati spinti a votare dal progetto di cambiamento proposto dal giovane leader della coalizione Apruebo Dignidad, che ha promesso di rafforzare il ruolo dello Stato per garantire i diritti fondamentali, istruzione e salute in primis, e di lottare contro le forti discriminazioni esistenti in Cile. Boric diventerà ufficialmente presidente nel marzo del 2022, dopo aver compiuto 36 anni.

Il sindaco comunista del distretto di Recoleta a Santiago del Cile, e rivale di Boric nelle primarie vinte da quest’ultimo, ha dichiarato che con “questa vittoria consideriamo chiuso il capitolo della dittatura” di Augusto Pinochet.

Parlando al telefono con il presidente uscente del Cile, Sebastian Piñera, Boric ha detto che sarà “il presidente di tutti i cileni”, mentre su Twitter ha scritto: “La speranza ha vinto sulla paura”. 

Nel suo “discorso della vittoria”, il neo presidente ha ammesso che “i tempi a venire non saranno facili: dovremo affrontare le conseguenze sociali, economiche e sanitarie della pandemia, andremo avanti a passi brevi ma decisi”, ma ha assicurato anche che guiderà “un governo aperto, perché un governo non avanza da solo. Con noi, la gente entra a La Moneda”. Il discorso si è chiuso con una citazione di Salvador Allende che nella notte del 4 settembre 1970, aveva affermato: “Tornate a casa con la sana gioia della netta vittoria ottenuta”. 

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