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Cile, Biden svela i documenti: “Nixon sapeva in anticipo del golpe del 1973 che rovesciò Allende”

Wikimedia Commons

L’11 settembre 1973, un colpo di Stato compiuto dal generale Augusto Pinochet rovesciò il governo democraticamente eletto del Cile presieduto da Salvador Allende. L’8 e l’11 settembre 1973, poche ore prima del golpe, l’allora presidente Richard Nixon ricevette due rapporti dal Cile. Il loro contenuto è rimasto segreto per quasi mezzo secolo e desecretato solo pochi giorni fa in vista del 50esima anniversario dell’evento. I documenti dimostrano senza ombra di dubbio una verità da sempre supposta, ma mai – fino ad oggi – confermata: la Cia sapeva ciò che stava per accadere

Golpe in Cile: cosa dicono i desecretati 

“Diversi rapporti sono stati ricevuti dal Cile, indicando la possibilità di un prossimo tentativo dei militari di condurre un colpo di Stato”, si legge in documento datato 8 settembre 1973, tre giorni prima del golpe. “La sollevazione si concentra nella Marina, il cui personale è in allarme per l’imminente nomina di un nuovo capo del servizio. Ora i membri della Marina che complottano per rovesciare il governo sostengono di avere il supporto anche di Esercito e Aeronautica”. 

La Cia continua: “Ci sono indicazioni che gli ufficiali della Marina potrebbero pianificare un’azione contro il governo congiunta con oppositori militanti civili del regime. Il movimento di estrema destra Patria e Libertà ha bloccato le strade e provocato scontri con la polizia nazionale, accrescendo la tensione causata dai continui scioperi e dalle mosse dell’opposizione politica”. 

Dall’8 si passa all’11 settembre. Poche ore prima del colpo di Stato la Cia invia un altro rapporto al presidente Nixon: “Nonostante i militari siano sempre più determinati a ristabilire l’ordine politico ed economico, potrebbero ancora non avere un piano coordinato per capitalizzare la diffusa opposizione civile. Socialisti, estremisti di sinistra e i comunisti, sono ugualmente determinati a non fare compromessi. Stanno scommettendo sul fatto che l’opposizione politica e militare non possa portare a termine le mosse per far cadere il governo, o anche solo imporgli limiti. Allende, da parte sua, spera ancora che temporeggiare allontani lo scontro finale”.

Lo stesso giorno, venne bombardato il palazzo della Moneda e Allende si suicidò sparandosi con l’AK-47 regalatogli da Castro.

L’ex ambasciatore Usa in Cile: “La Cia era coinvolta”

“Uno dei primi ospiti che vennero a trovarmi fu l’ex capo della Cia Gates, e mi disse apertamente che l’agenzia era stata coinvolta nel golpe”. Lo ha rivelato l’ex ambasciatore Usa in Cile Gabriel Guerra Mondragon citato da Repubblica. “Io ho sempre pensato che sia stato un errore, perché è vero che il Cile si avviava a diventare una nuova Cuba, ma l’insurrezione sarebbe avvenuta anche senza il nostro intervento. Quindi gli Usa avrebbero fatto meglio a tenersene fuori, usando poi la nostra influenza per moderare gli effetti ed evitare le derive più violente avvenute”.

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