Piogge, venti, straripamenti: il maltempo con il ciclone Poppea sta devastando il Centro Sud. Oltre ai rischi per le persone, con interventi continui di Protezione civile e Vigili del fuoco, è l’agricoltura a subire i danni più pesanti. Coldiretti sta monitorando la situazione ed ha lanciato l’allarme per la perdita di produzioni agricole importanti in Calabria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. I danni alle strutture e alle infrastrutture superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno. La produzione nazionale è calata del 10% con le aziende agricole che sono passate in poche settimane dalla siccità ai nubifragi. È il clima che colpisce un Paese ancora poco attrezzato a fronteggiare le emergenze climatiche. All’ultimo incontro con i tecnici della Protezione civile il Ministro Nello Mussumeci si è quasi meravigliato che l’Italia dal 2017 non sia riuscita ad approvare il piano contro i cambiamenti climatici.
Ciclone Poppea: uno dei più devastanti degli ultimi anni
L’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo, dice Coldiretti. Per evitare di dover costantemente rincorrere l’emergenza servono interventi strutturali che vanno dalla realizzazione di opere di contrasto al rischio idrogeologico, dalla sistemazione e pulizia straordinaria degli argini dei fiumi ai progetti di ingegneria naturalistica fino a un vero e proprio piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano l’acqua piovana.
Un questi giorni secondo i meteorologi l’Italia è alle prese con uno dei cicloni più intensi degli ultimi decenni. Poche le zone costiere che non saranno colpite anche da mareggiate e tornado. È meglio quindi rimandare ogni attività all’aperto, dicono gli esperti, perché il ciclone Poppea seppur violento sarà molto veloce. Bisogna dunque evitare ogni inutile rischio a causa del maltempo. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è diventata quasi la norma e il Paese- da Nord a Sud – è di fronte ad una tendenza alla tropicalizzazione.
Con gli ultimi temporali sono saliti a 146 gli eventi estremi lungo la Penisola- ricordano gli agricoltori – e nel solo mese di novembre abbiamo avuto tornado, tempeste di vento, violenti temporali e bombe d’acqua. La situazione avrà riflessi sui prezzi al dettaglio di molti prodotti con le semine autunnali di grano e orzo molto compromesse.