In scia a un calo delle consegne e a costi legati al lancio di nuovi veicoli, il gruppo Chrysler ha archiviato il primo trimestre del 2013 con utili netti a 166 milioni di dollari, in calo del 64,9% rispetto ai 473 milioni di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Confermate le guidance per l’anno.
La controllata americana di Fiat ha spiegato in una nota che “i risultati sono stati condizionati da un calo delle consegne di veicoli così come da costi industriali legati al lancio di vari prodotti chiave e dai consegne più contenute in Europa e America Latina anche se le vendite retail in Nord America restano solide”. Infatti, negli Stati Uniti, il gruppo ha visto crescere dello 0,2% la propria quota di mercato rispetto allo stesso periodo dell’anno prima arrivando all’11,4%. In Canada è passata al 16% dal 15%. Le vendite su scala globale nei primi tre mesi dell’anno hanno raggiunto le 563.000 unità, in aumento dell’8% rispetto a 12 mesi prima grazie a +12% delle vendite retail negli Stati Uniti.
Nel periodo, i ricavi netti hanno raggiunto quota 15,4 miliardi di dollari contro i 16,4 miliardi di un anno fa. Il debito industriale netto al 31 marzo scorso è migliorato: si è attestato a quota 619 milioni di dollari contro 1,3 miliardi dell’anno prima e quota 1 miliardo al 31 dicembre 2012. Intanto a Piazza Affari il titolo Fiat a inizio pomeriggio perde quasi il 2%: -1,85% alle ore 15, con l’azione scambiata a 4,6 euro.