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Chips, tempesta improvvisa: l’allarme sui ricavi di Mobileye travolge Stm e il settore della guida autonoma

Pixabay

Un’improvvisa tempesta ha colpito il settore dei chips. I titoli di Mobileye Global, la società israeliana leader nelle tecnologie per la guida autonoma, hanno lasciato sul campo il 24,55% circa dopo aver ammesso che la domanda latita, i magazzini sono pieni e che ci vorranno almeno sei mesi per smaltire l’eccesso di offerta dei chips, finora tra i più apprezzati nel settore. A pagare uno dei prezzi più salati è stata senz’altro Stm, la società che tra le prime scoprì le potenzialità del gioiello della Silicon Valley del deserto, che ieri ha perso il 6% alla Borsa di Milano. E anche la seduta di oggi non sta riservando nulla di buono, per il gruppo italofrancese che continua ad arretrare a Piazza Affari (-1,44%).

Ma la stessa sorte tocca anche alla tedesca Infineon (-1,15% a Francoforte), a Asml (-1,42% ad Amsterdam) e a Asm International (-0,68% ad Amsterdam).

La guidance pessimistica di Mobileye

La società israeliana ha dovuto ammettere un drammatico calo della domanda: vendite tra 1,83 e 1,96 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2024 contro le stime precedenti tra 2,07 e 2,09 miliardi. Non solo. I ricavi del primo trimestre dell’anno saranno del 50% più bassi rispetto ai 458 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente ma l’azienda ha anche fatto sapere che le discussioni con i principali clienti sugli ordini potenziali per il 2024 inducono a pensare a un eccesso di scorte. Ci potrebbe essere anche una produzione inferiore al previsto da parte di alcuni produttori di componenti. Ciò ha gelato i titoli di tutto il comparto dei chip, fortemente esposti a questo mercato.

Il flop della guida autonoma colpisce Volkswagen e Porsche

Ma la crisi improvvisa rivela soprattutto il flop del settore dell’auto a guida autonoma, finora al centro degli investimenti sulla mobilità del futuro. Su Mobileye si sono concentrati in questi anni gli investimenti di alcuni big delle quattro ruote, a partire da Volkswagen e Porsche. I numeri dimostrano che il mercato non è maturo per l’avvio in tempi ragionevoli di una seria transizione verso l’auto a guida autonoma.

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Categories: Finanza e Mercati