Dagli Usa arriva il via libera all’acquisizione Syngenta da parte di ChemChina per 43 miliardi di dollari. Il gruppo agrochimico svizzero e il colosso cinese della chimica hanno fatto sapere che il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti ha accettato la transazione.
I due gruppi superano così uno dei principali ostacoli all’operazione, che potrebbe chiudersi entro la fine dell’anno. Syngenta ricorda che, dopo il consenso del comitato Usa, l’acquisizione deve essere approvata dalle autorità Antitrust di altri Paesi.
Il via libera del Comitato Usa, l’agenzia governativa che si occupa di valutare le implicazioni per la sicurezza nazionale degli investimenti stranieri nel Paese, era fondamentale per l’operazione. Nei mesi scorsi, infatti, si erano levate critiche contro la fusione.
Syngenta ha numerose filiali negli Stati Uniti e genera oltre un quinto dei ricavi sul mercato americano. Ai primi di febbraio, ChemChina ha presentato un’offerta di 43 miliardi di dollari (465 dollari per azione e un dividendo straordinario di 5 franchi).
Il termine per il periodo di offerta, inizialmente fissato al 23 maggio, è stato allungato prima fino al 18 luglio e poi di nuovo rinviato fino al 13 settembre in attesa delle decisioni delle autorità garanti della concorrenza.
Di recente il settore agrochimico è stato oggetto di una profonda ristrutturazione, soprattutto in seguito alla la fusione tra i gruppi statunitensi Dow Chemical e DuPont.