Condividi

Che farà M5S se vince referendum ed elezioni? Non lo sa

I grillini hanno sempre escluso alleanze politiche ma, se anche vincessero il referendum e le elezioni alla Camera, come farebbero a governare se al Senato, che voterà con il Consultellum, non avranno, come è altamente probabile, la maggioranza? Per ora in M5S c’è solo buio pesto sulle future prospettive politiche ma, prima di voatre, è bene che gli italiani sappiano a che cosa vanno incontro

Che farà M5S se vince referendum ed elezioni? Non lo sa

Il costituzionalista Stefano Ceccanti solleva su “Il Foglio” un interrogativo molto intrigante sul dopo referendum e sul dopo elezioni che merita di essere meditato e approfondito, Ceccanti non nasconde le sue simpatie renziane ma le sue riflessioni vanno oltre gli schieramenti.

Quali sono le prospettive politiche che il fronte del SI’ e il fronte del NO avanzano nel caso vincano il referendum sulla riforma costituzionale? La risposta è facile per il fronte del SI’, che il successo referendario rafforzerebbe permettendo a Matteo Renzi di proseguire l’attività di Governo fino alla normale scadenza della legislatura nel 2018, come il premier ha sottolineato domenica alla Versiliana, cercando di raccogliere il dividendo delle riforme e puntando su un più deciso taglio delle tasse.

Più complesso si fa il discorso per la variegata compagnia che sostiene il NO e che ha un solo vero obiettivo: cacciare Renzi da Palazzo Chigi e prepararsi alle nuove elezioni. Ma come?

Il centrodestra, soprattutto con Stefano Parisi, che i colonnelli di Forza Italia non smettono di bersagliare un giorno sì e l’altro pure, immagina la nascita di una grande coalizione (ve lo immaginate un Pd sconfitto al referendum che appoggia la Grande coalizione con Berlusconi?) per avviare un nuovo ciclo di riforme attraverso un’Assemblea costituente ma, come annota Ceccanti, “siamo obiettivamente nel campo della pura fantapolitica”.

Ma che cosa farebbero invece i grillini se, dopo aver vinto il referendum, vincessero anche le elezioni politiche nazionali per la Camera? Perchè solo alla Camera? Per l’ovvia considerazione che sembra improbabile approvare in tempo utile una nuova legge elettorale che contempli anche un diverso modo di votare per Palazzo Madama che, pertanto, andrebbe alle urne con il superproprozionale Consultellum. Ma a quel punto, domanda Ceccanti ai pentastellati, “cosa pensate di fare al Senato visto che da soli non avrete i voti sufficienti (per governare) e avete sempre escluso di fare coalizioni?”.

Per ora non c’è risposta perchè tra i grillini c’è solo il buio pesto sul dopo. Ma sarà bene tenerne conto perchè, anche in politica, o prima o poi le contraddizioni si risolvono oppure, come conclude Ceccanti, siamo “dentro una logica di irresponsabile avventurismo” che paradossalmente sembra preoccupare più le cancellerie straniere che gli italiani

Commenta